Il progetto FunMAG, sviluppato dal Fraunhofer Institut, dimostra che i magneti riciclati si possono usare per alimentare i motori nel settore della mobilità elettrica, senza alcuna perdita di potenza.
I motori elettrici che usano magneti riciclati possono generare la stessa potenza di quelli che usano magneti nuovi incentivando il riciclo commerciale su larga scala. Lo ha dimostrato il Fraunhofer Institut attraverso il progetto FunMAG, cioè Riciclo dei magneti funzionali per una mobilità elettrica sostenibile.
L’elettromobilità sta registrando una crescita continua e, allo stesso tempo, sta acquisendo importanza politica nell’ambito della transizione energetica. Componenti essenziali per il corretto funzionamento dei motori elettrici sono i magneti base di neodimio (noto anche come Nd-Fe-B o magnete permanente ad alta energia).
Questi magneti sono i più potenti disponibili sul mercato e rappresentano circa la metà dei costi del motore, perché, come suggerisce il nome, contengono elementi di terre rare tra cui neodimio o disprosio. L’attività mineraria rilascia sottoprodotti velenosi che possono inquinare le acque sotterranee, causando danni sia alle persone che alla natura. Nonostante il processo di produzione sia costoso e problematico, i magneti vengono solitamente scartati e fusi insieme ai rottami di acciaio.
Il processo di riciclo che consente di elaborare migliaia di magneti contemporaneamente
“Durante il processo, i magneti assorbono un po’ di ossigeno, che porta a un leggero deterioramento della qualità, ma possiamo contrastarlo aggiungendo dal 10 al 20 percento di nuovo materiale o elaborando ulteriormente la microstruttura dei magneti” spiega Konrad Opelt, project head e scienziato dei materiali.
I ricercatori stanno ora lavorando per ottimizzare ulteriormente il trattamento durante il processo di riciclo. C’è un grande interesse politico e industriale verso l’approccio, perché promette sia una migliore sostenibilità, sia una minore dipendenza dalle risorse. Un aspetto che dovrebbe incoraggiare i produttori a garantire che i magneti siano facili da rimuovere e rimontare, per poi essere riciclati.
I vantaggi non riguardano solo il settore della mobilità elettrica ma i dispositivi elettrici in generale: dai tosaerba agli avvitatori a batteria ai telefoni cellulari, tutti contengono magneti al neodimio che potrebbero essere riciclati in modo economico.