Attraverso gli intermediari finanziari, SACE offre alle imprese due nuovi strumenti, Archimede e Futuro, per garantire e sostenere gli investimenti green e digital, in linea con le transizioni gemelle in ambito Ue.
Nella manovra finanziaria di fine 2023, ufficialmente Legge 213/2023, è stato conferito a SACE un ruolo da protagonista per il rilancio economico italiano. Partendo allora dalle ultime novità legislative, rivediamo il percorso intrapreso dalla società controllata dal MEF e specializzata nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale. Appare evidente come, dal 2020 in poi, sia cambiata la sua mission, con una nuova operatività sempre più diretta, e un’oerta che si basa su diversi prodotti, tra cui tre interessanti Garanzie: Archimede, la più recente, ricompresa nella Legge di Bilancio 2024; la Green, operativa da qualche anno; Futuro, attivabile da gennaio 2024, con una semplice procedura telematica.
Il ruolo di SACE
Il tessuto imprenditoriale italiano ha sempre fatto ricorso al sostegno esterno per i progetti di investimento, richiedendo un finanziamento bancario, nella grande maggioranza dei casi. A volte, pur avendo liquidità, si preferisce non muoverla e optare per lo strumento del credito. È in questo contesto che SACE si è inserita, come longa manus del MEF. Istituita nel 1977 come Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all’Esportazione di INA Assitalia S.p.A., nel 1998 viene trasformata in Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero, diventando ente con personalità giuridica di diritto pubblico. Ma è con la crisi pandemica che SACE cambia veste, andando oltre al classico supporto all’export e all’internazionalizzazione.
Prima il Decreto Liquidità di aprile 2020 e poi tutti quelli che hanno fatto seguito nei mesi successivi, hanno investito SACE di un prezioso compito, concedendole la possibilità di rilasciare garanzie a supporto delle imprese, per l’accesso ai finanziamenti erogati da banche, istituti finanziari, società di factoring e leasing.
Con il Decreto Semplificazioni (76/2020) la società ha iniziato a rilasciare garanzie pubbliche a favore di progetti green, per dare nuovo impulso alla sostenibilità del paese, operando come soggetto attuatore del piano di riforme.
Nell’ultimo triennio alla società sono quindi stati adati importanti funzioni anche in ambito ambientale, con una nuova operatività per i progetti attuativi del Green New Deal italiano, ovvero quell’insieme di misure, finanziamenti e politiche attuate per riuscire a realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale, indicati a monte da Bruxelles. Ma, poi, è arrivato il turno dell’innovazione e della produzione digitale, rimanendo in linea con le transizioni gemelle in ambito Ue: è quanto stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, che, tra i vari investimenti, fa riferimento a quelli che prevedano innovazione industriale, tecnologica e digitale delle imprese. Ma non solo.