Maschi filettatori: condizioni di impiego

Gianfranco Bianco

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maschi filettatori

Per maschiatura si intende l’esecuzione di filettature all’interno di un foro, con utensili speciali detti maschi filettatori. Alcune importanti informazioni sulle condizioni d’impiego di questo utensile.

In un precedente articolo si sono illustrate le principali caratteristiche geometriche dei maschi filettatori. Si completa qui il quadro su questi utensili includendo anche importanti dati sulle sue condizioni di utilizzo.

La riaffilatura dei maschi

La riaffilatura ha il compito di rigenerare gli spigoli attivi dei maschi, usurati durante la lavorazione; essa ha grande importanza ai fini di uno sfruttamento economico dell’utensile e perciò deve essere eseguita in modo razionale, evitando sistemi errati che ne comprometterebbero la precisione e la durata. Un maschio affilato correttamente deve presentare gli spigoli di taglio perfettamente concentrici e ciò è possibile solo se:

  • l’imbocco è centrato rispetto l’asse;
  • la spoglia dorsale dell’imbocco è di entità uniforme su tutti i taglienti;
  • la divisione delle scanalature è esatta.

Per eseguire la riaffilatura di un maschio in modo corretto è necessario l’impiego di apposite affilatrici, meglio se a controllo numerico. La riaffilatura del maschio può essere eseguita:

  • sull’imbocco spogliato;
  • sulle scanalature;
  • sull’imbocco e sulle scanalature;
  • solo sull’imbocco corretto.

La rullatura delle filettature interne

La rullatura delle filettature interne è un sistema di laminazione a freddo che produce i filetti con una deformazione plastica del materiale. Come avviene in una buona fucinatura, questo procedimento mantiene la continuità delle fibre di laminazione, che per effetto della pressione si dispongono secondo il profilo del filetto.

Nella maschiatura convenzionale invece, queste fibre vengono tagliate e la resistenza dei filetti alle sollecitazioni meccaniche ne risulta notevolmente diminuita. La cresta del filetto risulta formata dal materiale spostato e bisogna fare molta attenzione affinché il filetto non sia mai completo. Si consiglia di non superare mai il 65 – 75 % dell’altezza massima.

Sezione trasversale di un maschio per rullatura

La sezione normale all’asse non è circolare ma ha una forma poligonale, abbastanza complessa, studiata per ridurre al massimo il contatto tra maschio e pezzo. Non ci sono le scanalature di affilatura, pertanto il filetto di questo maschio è continuo, anche se ha diametri continuamente variabili.

Ad esempio, in un maschio M6x1 con quattro brevi settori, con diametro corrispondente al diametro esterno della filettatura (leggermente maggiorata rispetto alla quota teorica), tra un settore e l’altro è interposto un settore con quota diametrale minorata.

In questo modo si riduce l’attrito e si ha una formazione graduale della filettatura. La quota A è circa 0,1 mm maggiore della quota teorica, mentre la quota b è di circa 0,1 mm minore della quota teorica. In genere questi maschi vengono ricoperti con TiN o con altri film, allo scopo di ridurre l’attrito, di rendere più difficile il grippaggio del maschio sul foro e di aumentare la resistenza all’usura.

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