Non tutte le esplosioni sono pericolose. Unimec presenta una nuova gamma di rinvii angolari progettata e certificata per soddisfare elevati standard di sicurezza, garantendo prestazioni conformi alla normativa ATEX
Anche nel competitivo mondo dell’industria meccanica gli investimenti in innovazione assumono per le aziende un ruolo cruciale e determinante ai fini della capacità di differenziarsi sul mercato e, soprattutto, di anticiparne l’evoluzione, le tendenze e le future esigenze. Sempre attenta a questi aspetti, Unimec è riuscita a ricoprire nel tempo un ruolo sempre più di riferimento nei settori di propria competenza, proponendo un prodotto di elevata qualità, affidabile, performante e made-in-Italy, frutto di grande dedizione, competenze e lungimiranza imprenditoriale. Un contesto nel quale trovano riscontro le importanti risorse messe a disposizione della proprietà anche in questi ultimi anni, tra cui quelli dedicati all’acquisto di due banchi di collaudo e di test per rinvii angolari e martinetti meccanici.
«Banchi – spiega con soddisfazione il direttore generale, ing. Alessandro Maggioni – realizzati su nostra precisa specifica, che hanno consentito al nostro laboratorio di R&D di poter effettuare approfondite attività di ricerca e di ottimizzazione, nonché di ottenere una maggiore e più accurata conoscenza del prodotto in diverse condizioni operative. Un percorso che ha permesso poter rilasciare e rendere disponibile nella parte finale dello scorso anno un nuovo catalogo di rinvii angolari dedicato alle applicazioni ATEX».
Il valore aggiunto della certificazione in classe di temperatura T5
Come è ben noto, la certificazione ATEX (acronimo di “ATmosphere EXplosive”) è un riconoscimento europeo che attesta la conformità di un prodotto alle rigorose norme di sicurezza per l’uso in ambienti dove la presenza di gas infiammabili, polveri combustibili o vapori può costituire un rischio.
«La nostra nuova gamma di rinvii angolari, denominata appunto ATEX Edition – continua l’ing. Maggioni – è stata specificamente progettata e certificata per soddisfare tutti gli standard di sicurezza e le prestazioni ottimali in ambienti potenzialmente esplosivi».
Questo risultato è stato reso possibile grazie a un’intensa e rigorosa attività di test e i collaudi sotto carico sul citato banco di prova.
«Si tratta di una macchina – spiega l’ing. Maggioni – che utilizza due potenti motori elettrici brushless da 85 kW, di cui uno utilizzato come freno, in recupero energetico, che permette non solo di misurare il rendimento della trasmissione meccanica, ma anche per esempio di misurare le temperature del prodotto sotto carico, in diversi punti. Ciò ha consentito di sperimentare gli effetti di applicazioni spinte, con test di endurance, ovvero di durata, come quelle previste dalla citata Direttiva».
Dato che in atmosfere potenzialmente esplosive, il fattore di rischio per un rinvio angolare è relegato prevalentemente al surriscaldamento della superficie, il banco di prova ha permesso ai tecnici Unimec di rivedere e valutare le curve di riscaldamento.
«È stato fatto un lavoro di ricerca molto meticoloso – continua l’ing. Maggioni – non solo sulla base di verifica dei calcoli teorici, ma anche di quelli corretti su curva esperimentale. Sono stati necessari anni di test per arrivare alla stesura e allo sviluppo di queste curve di potenza e dei valori, ma l’esito è stato molto soddisfacente e positivo: con grande soddisfazione abbiamo potuto certificare i nostri rinvii angolari ATEX Edition non in classe T4, come normalmente reperibile sul mercato, bensì in classe di temperatura T5, ovvero con massima temperatura superficiale di 100 °C».
Un valore aggiunto, quello della certificazione dei rinvii ATEX Edition in classe T5 che ancora una volta denota la volontà dell’azienda nel cercare di distinguersi sul mercato.
Alta disponibilità di taglie e modelli, anche in acciaio inossidabile
Per ottenere la certificazione ATEX, Unimec ha sottoposto i propri rinvii angolari a una serie di test rigorosi, tra cui: la verifica della conducibilità elettrica, per testare la resistenza del prodotto all’accumulo di cariche elettriche e relative scariche di innesco; il già menzionato test di temperatura, per assicurarsi che il prodotto non rischi di surriscaldarsi o generare calore eccessivo; test di compatibilità elettromagnetica, per verificare la non emissione di onde elettromagnetiche che potrebbero interferire con altri dispositivi elettronici presenti nell’ambiente. Non meno importanti sono poi stati i test effettuati di resistenza (test di caduta e di urti per verificare la sua resilienza meccanica e la capacità di resistere alle sollecitazioni esterne) e di tenuta (per garantire che il prodotto sappia mantenere la sua integrità anche in presenza di gas o polveri combustibili), ai fini della qualità complessiva del prodotto.
I rinvii angolari ATEX Edition sono disponibili in diverse taglie, forme e modelli e, per le applicazioni più esigenti, l’azienda è in grado di offrire anche una versione in acciaio inossidabile.
«All’interno della nostra brochure – precisa l’ing. Maggioni – abbiamo raccolto non solo le specifiche norme e direttive che i nostri rinvii angolari rispettano, tra cui EN 1127-1:2019, EN ISO 80079-36:2016 e EN ISO 80079-37:2016, ma anche le diverse applicazioni per cui sono stati progettati, le caratteristiche costruttive dettagliate e le tabelle di potenza per guidare nella scelta del prodotto più adatto a ogni esigenza».
Anche i martinetti meccanici al banco di prova
«L’ottenimento della certificazione ATEX per i nostri rinvii angolari – sottolinea l’ing. Maggioni – credo rappresenti perfettamente la concreta dimostrazione del nostro grande impegno e della nostra dedizione e attenzione alla salvaguardia della sicurezza dei nostri clienti e delle loro apparecchiature. L’impiego di prodotti così certificati offre un significativo beneficio in termini di sicurezza e affidabilità. Questo passo fondamentale ci consente di fornire articoli estremamente sicuri e in linea con le normative europee».
Un nuovo passo di crescita per l’azienda, dunque, confermato da un positivo riscontro del mercato che ne ha apprezzato sin da subito questa nuova evoluzione.
«Evoluzione – aggiunge lo stesso ing. Maggioni – che sta interessando anche la parte dei nostri martinetti meccanici, messi sotto test grazie al banco di collaudo dedicato. Un banco che dalla sua installazione ha agevolato uno scenario operativo di test e collaudo ben più ampio, ben al di là delle più tradizionali verifiche a sollecitazione statica».
Il banco, anch’esso commissionato da Unimec su propria specifica, offre infatti l’opportunità di effettuare prove su martinetti meccanici con carichi dinamici e comparare aspetti legati all’usura con la vita operativa della trasmissione, simulando cicli effettivi reali. Il costante monitoraggio di questi cicli permette di elaborare curve previsionali sulla durata di vita del martinetto, adattandole alla specifica applicazione. Questo implica come, considerando le sollecitazioni e i cicli previsti per il martinetto, il tipo di lubrificante impiegato e altri fattori rilevanti, l’azienda possa effettuare una stima affidabile e significativa sul tempo medio di funzionamento del prodotto.
«I test sui martinetti – continua l’ing. Maggioni – sono ancora in corso. Non trattandosi di prove distruttive ma di test di endurance, visto l’elevato numero di combinazioni abbiamo ancora bisogno di tempo. La possibilità di simulare concretamente il ciclo di lavoro ha permesso di certificare un’applicazione ESA, European Space Agency, per 50 anni di vita utile nella movimentazione delle paratie dell’ELT, Extremely Large Telescope, che sarà costruito in Cile».
Un futuro digitale, oltre ai configuratori e dimensionatori
Con il rilascio della nuova serie di rinvii ATEX Edition, Unimec ha dimostrato ancora una volta di segnare il passo dell’innovazione, con una visione di crescita sempre rivolta al futuro.
«Una crescita – sottolinea l’ing. Maggioni – che ci si auspica anche quest’anno non si fermi, visti anche i nuovi investimenti pianificati. Sono infatti previsti anche nel corso 2024 interventi migliorativi in alcune delle nostre aeree produttive. Alcuni interesseranno la parte finale del nostro ciclo di sviluppo di prodotto, la fase di assemblaggio e montaggio, oltre all’estensione del controllo di tenuta seriale sul 100% della produzione. E, sempre presso la nostra sede principale di Usmate Velate, saranno apportate alcune ottimizzazioni anche all’area logistica».
Sono poi previsti importanti miglioramenti anche per quanto concerne tutta la parte digitale dell’attività svolta da Unimec, attraverso l’implementazione di nuovi servizi online.
«L’obiettivo – dichiara l’ing. Maggioni – è quello di migliorare i nostri servizi anche in questo ambito, puntando al cloud, con una sorta di upgrade di quanto già riusciamo a offrire per esempio attraverso i nostri configuratori e dimensionatori, oltre a strumenti online come il download gratuito dei disegni, l’archivio dei numeri di serie e così via».
I configuratori e i dimensionatori Unimec sono stati sviluppati per fornire un servizio sull’intera gamma di produzione (martinetti ad asta trapezia e a ricircolo di sfere, martinetti in polimero e in acciaio inossidabile, rinvii angolari, compresi i nuovi ATEX Edition) inclusi tutti gli accessori presenti a catalogo, garantendo la possibilità di creare ben 80 miliardi di combinazioni, una differente dall’altra.
«Uno dei passi ancora da compiere – conclude l’ing. Maggioni – sarà quello di permettere all’utente una nuova e più avanzata frontiera d’esperienza di calcolo, con la possibilità di collegarvi anche il disegno completo della configurazione, senza dover ricorrere a piattaforme esterne. Un servizio ancora più completo di risorse, sempre a disposizione gratuitamente nell’area riservata del nostro sito, il cui apprezzamento ha raggiunto livelli siderali: tra i 25.000 download medi riscontrati nelle ultime mensilità ce ne ha particolarmente colpito uno targato SpaceX. La nota azienda di Elon Musk, che ambisce a portare l’uomo su Marte, utilizza tecnologia Unimec per formare i pannelli dell’ogiva di Dragon 2, la navicella deputata a trasporto di merce ed esseri umani».
(di Gianandrea Mazzola)