Gianni Querci di GiMax3D: “La stampa 3D sta prendendo piede in maniera significativa tra gli stampisti”

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Gianni Querci, cofondatore di GiMax3D
Gianni Querci, cofondatore di GiMax3D

Abbiamo scritto finora di stampanti 3D industriali, ma anche quelle che adottano la tecnologia FDM e che fondono principalmente filamenti di ABS e PLA (definite come stampanti 3D “da scrivania”) possono svolgere il loro lavoro adeguatamente in ambito industriale.

«La stampa 3D sta prendendo piede in maniera significativa e molto è cambiato dall’anno passato» – afferma Gianni Querci, uno dei fondatori dell’azienda toscana GiMax3D che sviluppa e costruisce stampanti 3D “low-cost”.

La stampante 3D low-cost di GiMax3D costruisce oggetti grazie alla tecnologia FDM che prevede la fusione mediante calore di un filamento di materiale plastico.
La stampante 3D low-cost di GiMax3D costruisce oggetti grazie alla tecnologia FDM che prevede la fusione mediante calore di un filamento di materiale plastico.

«L’approccio, che in molti campi applicativi richiede tempi lunghi, ha avuto una rapidità elevata. Molte PMI hanno ormai capito la caratteristiche di questo metodo lavorativo e stanno acquisendo il prodotto che più confà alle loro esigenze. Può dare un concreto valore aggiunto alle aziende che costruiscono stampi la nostra S2, macchina che riesce a stampare su un piano di dimensioni importanti (400x400x400) con qualsiasi materiale termoplastico attualmente in commercio garantendo precisione e affidabilità nel tempo grazie alle parti meccaniche ed elettroniche di natura industriale. Aspetti molto apprezzati e ricercati dalle aziende. Se precisione, affidabilità e capacità di estrudere moltissimi materiali sono dei punti di forza riconosciuti di questa macchina, le limitazioni sono date dai materiali che ancora non sono performanti come noi vorremmo e come è sicuramente nelle capacità dei produttori. Sono però altrettanto sicuro, avendo avuto modo di parlare con alcuni di loro, che nel breve periodo avremo degli sviluppi significativi in tal senso».

Gianni Querci è ottimista sul trend di adozione della stampa 3D da parte degli stampisti: «Le diffidenze – conclude – sono quasi totalmente sparite; tutto dipende dalle dimensioni di stampa richieste che in alcuni casi ostacolano l’acquisizione di questa tecnologia».

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