Trent’anni fa, a Modena, nasceva Pulsar Industry, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di impianti personalizzati chiavi in mano, soluzioni integrate per le linee di produzione e di confezionamento dell’industria alimentare e nella realizzazione di sistemi di movimentazione e stoccaggio e magazzini automatici auto sanificanti. L’impresa – che oggi conta un’ottantina di dipendenti – nel 2023 ha aperto un avamposto di ricerca a Rovereto, nel parco tecnologico “Polo Meccatronica”.
L’incubatore è gestito da Trentino Sviluppo, la società di sistema della Provincia autonoma di Trento per il supporto alle imprese e la promozione dell’innovazione sul territorio. Determinante, nella scelta di Polo Meccatronica, la presenza al suo interno del centro di prototipazione ProM Facility.
Proprio lì, infatti, Pulsar Industry ha trovato terreno fertile per dar vita a una collaborazione nell’ambito della stampa 3D per ottimizzare i propri sistemi. Nello specifico, il progetto ha permesso di studiare e realizzare un braccio-pinza più leggero – da 1520 grammi a 711 grammi – e performante. Il sistema, un unico componente in materiale composito che sostituisce il vecchio concept costituito da una combinazione di acciaio e alluminio, migliora l’inerzia torsionale e, di conseguenza, anche le prestazioni, riducendo i tempi di confezionamento degli hamburger in vaschetta e consentendo quindi di aumentarne in maniera esponenziale la produzione.
Aumentare la produttività nel confezionamento alimentare
Per diminuire le masse e le inerzie torsionali delle pinze, ProM Facility ha seguito un approccio ibrido, combinando la simulazione “FEM – Finite Element Method” con l’ottimizzazione topologica. In fase di riprogettazione, le tubazioni che portano il vuoto alle ventose sono state trasformate nella struttura portante della pinza. In questo modo è stato possibile minimizzare l’uso del materiale, migliorando inoltre il flusso dell’aria nei canali e riducendo le perdite di carico. Prima di questo passaggio i tubi per il vuoto erano esterni alla struttura di alluminio e tutti i raccordi metallici risultavano distanti dall’asse di rotazione.
«Un altro momento molto stimolante dal punto di vista dell’innovazione – spiega il manager Marco Arienti –sono le challenge universitarie». Pulsar Industry ha partecipato a due iniziative di questo tipo, lavorando con gli studenti dell’Università di Trento sull’intelligenza artificiale per ottimizzare i propri database e processi produttivi. E ora guarda con fiducia ai giovani professionisti formatisi nell’ateneo trentino, soprattutto progettisti meccanici e sviluppatori informatici, per ampliare la business unit di Rovereto.