Nel primo trimestre 2023 il mercato italiano delle trattrici risulta in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le vendite di mietitrebbiatrici, trattrici con pianale di carico e sollevatori telescopici mostrano un recupero rispetto alle flessioni registrate nei primi tre mesi del 2022, ma con volumi di vendita ancora contenuti.
I dati sulle immatricolazione – elaborati da FederUnacoma, sulla base delle registrazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – indicano nel periodo gennaio-marzo un totale di 5.083 trattrici immatricolate, con un calo del 5,3% dopo il passivo del 10% già registrato nel primo trimestre dell’anno precedente. Le mietitrebbiatrici raggiungono le 60 unità (+46,3%), i sollevatori telescopici le 376 (+21,7%) e le trattrici con pianale di carico un numero complessivo di 158 (+18,8%), mentre stazionari restano i rimorchi, con 1.919 unità (-1,3%).
Aspettando le istituzioni
Nella valutazione di FederUnacoma il mercato – che oltre ai mezzi immatricolati comprende una vasta tipologia di macchine e attrezzature che vengono monitorate dall’Ufficio statistico – rischia attualmente una fase di stallo. In un contesto già reso incerto dall’andamento dei redditi agricoli e dalla probabile siccità che può influire sulle produzioni – spiega infatti la federazione dei costruttori – una variabile decisiva è quella rappresentata alla disponibilità di incentivi pubblici per l’acquisto dei mezzi meccanici. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che assegna 400 milioni di euro per l’acquisto di trattrici “full electric” e a metano, oltre che di mezzi con dispositivi di precisione, è attualmente fermo in attesa che vengano stabilite le procedure di assegnazione dei fondi; mentre ancora in via di definizione è la nuova dotazione di 225 milioni di euro specifica per le trattrici annunciata dal governo, ricavata dal Fondo per l’Innovazione e affidata all’Ismea per la gestione operativa.