Efficienza energetica, chiave per il futuro della sostenibilità industriale

Condividi

L’efficienza energetica industriale è cruciale per ridurre emissioni, risparmiare energia e migliorare la sostenibilità.

Secondo l’agenzia internazionale dell’energia IEA, l’aumento dell’efficienza energetica potrebbe contribuire per il 37% agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati entro il 2050. Nel settore industriale il maggiore potenziale di riduzione dei consumi di elettricità e delle corrispondenti emissioni è dato dal miglioramento dell’efficienza dei motori elettrici e di apparecchiature con motori come pompe e ventilatori, insieme all’uso di migliori strategie di controllo di sistemi e di processi.

Infatti, secondo quanto si afferma in un recente white paper di ABB, i sistemi azionati da motori elettrici, come compressori, refrigeratori, trasportatori e pompe, rappresentano il 45% dei consumi energetici mondiali industriali. Ma si prevede che entro il 2040 il numero di motori sarà raddoppiato. Risulta dunque chiaro quanto sia cruciale il ruolo dell’efficienza dei motori elettrici.

L’efficienza dei motori come leva di risparmio

Secondo ABB, l’adozione di motori ad alta efficienza ridurrebbe il consumo globale di elettricità del 10%. «La maggior parte delle emissioni di CO₂ legate a un motore elettrico deriva dal suo funzionamento. Non dalla produzione, non dal fine vita ma dalla vita utile del motore stesso. In genere, per i motori industriali questa si attesta attorno ai 25 anni. Si comprende bene allora come il loro impatto sulle emissioni sia importante e come anche cambiare un solo motore possa fare la differenza», afferma Michele Giuliano, Energy Efficiency Developer di ABB Motion Service.

Di questo in ABB sono perfettamente convinti, tanto che nel 2021, insieme ad Alfa Laval, hanno lanciato un movimento – Energy Efficiency Movement – che agisce per diffondere una cultura in termini di efficienza energetica, soprattutto a livello industriale. Afferma Giuliano: «I motori elettrici sono onnipresenti ma il loro livello di efficienza è molto variabile. Nel mio lavoro quotidiano vedo ancora tantissime situazioni in cui sono in funzione motori poco efficienti. Mi sento di affermare che ad oggi il 60-70% dei motori elettrici attivi sono di classe di efficienza abbastanza bassa, per cui i margini di miglioramento sono molto ampi».

Da qui il lavoro di ABB, che mira a impartire nei propri clienti la consapevolezza dei possibili risparmi che si otterrebbero con la sostituzione di motori obsoleti e con la scelta di tecnologie più efficienti. «Molto spesso, anzi nella stragrande maggioranza dei casi, queste sostituzioni hanno un ROI abbastanza basso. L’introduzione di azionamenti e motori elettrici ad alta efficienza può portare a risparmi anche del 70%, per cui, conti alla mano, si tratta di investimenti che si ripagano nel giro di un anno. Sono quindi molto d’appeal nell’ambito industriale».

Come evidenziato dagli esperti di ABB, il costo d’acquisto di un motore rappresenta appena l’1-2% del totale del suo life cycle cost, mentre il 95% è costituito dai costi operativi legati al consumo di energia. Questa proporzione evidenzia come l’efficienza energetica sia cruciale: un piccolo incremento nel rendimento di un motore può generare risparmi energetici enormi nel corso dei 25 anni di vita utile di un motore industriale.

Costruire consapevolezza

Nell’industria vi è poca consapevolezza a questo proposito. Anzi, secondo l’esperienza di Giuliano, la sostituzione di motori vecchi con modelli più efficienti è percepita tra gli ultimi interventi utili per ridurre i consumi e incrementare l’efficienza in azienda. Dice Giuliano: «Addirittura all’ultimo posto si posiziona l’installazione di motori con azionamenti a velocità variabile, VSD, che invece si dimostrano tra i più indicati nel seguire in modo puntuale le effettive necessità dei processi».

Tecnologie avanzate

Un forte impulso al risparmio di energia è quello impresso dai moderni motori in classe IE5, che sono in grado di ridurre del 30% le perdite rispetto ai modelli certificati IE3 e, in abbinamento con i VSD, fino al 60% in applicazioni HVACR quali pompe, ventilatori, compressori… In questa classe di motori si pongono i SynRM di ABB, motori a riluttanza magnetica e quindi senza terre rare. Si tratta di motori specificamente progettati per offrire un’efficienza energetica molto elevata, in classe IE5, riducendo i costi operativi e l’impatto ambientale. Sono costruiti per resistere ai rigori degli ambienti industriali più difficili, assicurando prestazioni durature e tempi di fermo minimi. Sono molto versatili e offrono soluzioni per un’ampia gamma di applicazioni.

La valutazione dell’efficienza energetica

Ogni considerazione e scelta del motore è subordinata a una attenta valutazione da parte di tecnici specializzati di ABB che, dopo i necessari sopralluoghi, stilano un Energy Efficiency Appraisal (Valutazione dell’Efficienza Energetica) per indicare le potenzialità legate all’aggiornamento dei motori e calcolare il ROI complessivo. L’Energy Efficiency Appraisal è uno strumento messo a punto e aggiornato da ABB per supportare le aziende nella transizione verso una maggiore efficienza. Esso consente di analizzare e stimare i consumi energetici delle apparecchiature esistenti. Questo tool combina dati reali forniti dal cliente e da esso raccolti sul campo con algoritmi matematici avanzati, simulando il funzionamento delle macchine e calcolando i risparmi energetici potenziali.

«In questo modo – spiega Giulianoal cliente viene fatto concretamente vedere quale sarebbe la conseguenza di una sostituzione di un motore con un altro. L’analisi fornita dall’Energy Appraisal Tool non si limita a stimare i risparmi, ma valuta anche il ritorno sull’investimento, offrendo una visione chiara dei benefici economici e ambientali derivanti dall’adozione di motori e azionamenti ad alta efficienza».

Questo strumento rappresenta una risorsa preziosa sia per i clienti che per ABB stessa, che opera con un approccio globale e condiviso. Infatti, si tratta di uno strumento condiviso a livello mondiale ed è parte integrante della strategia aziendale.

«In ABB siamo convinti che sia oggi necessario offrire ai clienti queste attività di valutazione per mostrare i grossi vantaggi che tali sostituzioni possono portare, in particolare ora dove l’energia ha un costo decisamente superiore rispetto al passato. A questo si aggiunge il cambiamento climatico che richiede una presa di coscienza e una azione per diminuire le emissioni. Le aziende non possono più ignorare l’opportunità di migliorare l’efficienza delle loro apparecchiature. Oltre ai benefici economici, l’adozione di tecnologie più efficienti contribuisce a rispettare le normative ambientali, riducendo le emissioni di gas serra e allineandosi agli obiettivi di sostenibilità globale», conclude Giuliano.

Strumenti finanziari per l’efficienza energetica

Tra gli strumenti finanziari oggi a disposizione in Italia e utili per raggiungere la riduzione dei gas serra immessi in atmosfera, così come indicato dall’Accordo di Parigi 2015 (COP21), vi è il Piano Transizione 5.0. Il Piano Transizione 5.0, in complementarità con il Piano Transizione 4.0, si inserisce nell’ambito della più ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese e mette a disposizione delle stesse, nel biennio 2024-2025, 12,7 miliardi di euro.

In particolare, Transizione 5.0 si pone l’obiettivo di favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, rispondendo alle sfide poste dalle transizioni gemelle, digitale ed energetica. Si tratta di un piano capace di sommare al concetto di macchine connesse proprio di Industria 4.0 anche quello dell’efficienza energetica. Offre nuove opportunità che portano con sé anche impegni, come le diagnosi energetiche, le certificazioni pre e post intervento (al fine di misurarne l’efficacia) e la gestione della relativa reportistica. Un cambiamento che, pur mantenendo il risparmio energetico al proprio centro, porterà anche una trasformazione (in positivo!) delle imprese e del relativo core business.

La misura consiste in un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025. Il credito di imposta è riconosciuto a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. Nello specifico, la riduzione dei consumi energetici deve conseguire da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0. Maggiori informazioni alla voce “incentivi”.

Energy Efficiency Movement

Il movimento per l’efficienza energetica è un forum fondato da ABB e Alfa Laval che riunisce le parti interessate in armonia di pensiero sul modo per innovare e agire per un mondo più efficiente dal punto di vista energetico. Attraverso l’innovazione, la condivisione di conoscenze, l’adozione delle tecnologie disponibili per l’efficienza energetica, gli investimenti intelligenti e i giusti regolamenti e incentivi, è possibile ottimizzare l’efficienza energetica e accelerare i progressi verso un futuro decarbonizzato per tutti. Il movimento è stato lanciato nel 2021 e ha ricevuto una reazione positiva in tutto il settore, con l’adesione di oltre 560 aziende da oltre 40 paesi.

Per saperne di più: www.energyefficiencymovement.com

Articoli correlati

Specializzata nella costruzione di rettificatrici tangenziali, Rosa Ermando si muove sul mercato con la missione di creare valore, nel rispetto […]

La nuova riforma, definita dal Decreto Ministeriale n. 256/24 pubblicato lo scorso 2 gennaio, offre agli studenti percorsi formativi strutturati […]

Gli scienziati di Yale hanno compiuto un passo fondamentale nell’ideare un processo scalabile per rimuovere l’anidride carbonica dall’aria e “ricircolarla” […]

Nautica da diporto sostenibile: 3 milioni di euro per sostenere la transizione ecologica del settore attraverso la sostituzione dei motori […]