Cosa aspettarsi dalla nuova Commissione Europea?

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Cosa deve aspettarsi l’industria galvanica dalla nuova Commissione europea? La procedura di valutazione dei commissari designati offre qualche indicazione sulle loro intenzioni riguardo alla gestione delle sostanze chimiche.

Nomina della Commissione europea

Bisogna sapere che la nomina della Commissione europea avviene in due fasi.

Il Consiglio europeo (formato dai capi di Stato o di governo), deliberando a maggioranza qualificata, propone un candidato alla presidenza della Commissione che viene poi eletto a maggioranza dal Parlamento.

Il Consiglio dell’Unione europea, in accordo con il presidente eletto della Commissione, adotta un elenco di commissari designati sulla base delle proposte degli Stati membri dell’Unione europea.

Questi commissari designati sono soggetti al voto di approvazione del Parlamento europeo che prima di confermare le loro nomine valuta se siano all’altezza delle funzioni che saranno loro attribuite. La procedura di valutazione, che al momento di chiudere questo articolo è ancora in corso, prevede, tra l’altro, che i commissari designati rispondano a delle domande scritte preparate dalle competenti commissioni parlamentari. Le risposte scritte a tali domande sono state pubblicate il 23 ottobre 2024 e possono essere QUI consultate. Queste risposte offrono preziose informazioni sulle iniziative, legislative e non, che ci si possono aspettare dalla nuova Commissione.

Elementi significativi per la gestione delle sostanze chimiche

Per quanto riguarda la gestione delle sostanze chimiche in generale, argomento rilevante per l’industria galvanica, DGA Group,

preminente società di consulenza a livello globale, ha elaborato una sintesi ragionata degli obiettivi espressi da tutti i commissari e li ha condensati come obiettivi della Commissione nella sua interezza nel seguente sommario. A DGA Group, che ne ha autorizzato la traduzione a cura di ASSOGALVANICA, vanno i nostri ringraziamenti.

Come menzionato nelle linee guida politiche di Ursula von der Leyen, la Commissione preparerà nel 2025 un Pacchetto di Iniziative per l’Industria Chimica che comprende la revisione del REACH.

Il pacchetto di iniziative mira a garantire la competitività dell’industria insieme alla protezione dell’ambiente e della salute umana: «è chiaro che l’UE deve accelerare, ridurre la burocrazia e fornire chiarezza e certezza sia per le aziende che per i consumatori». Il pacchetto accelererà i processi normativi per rimuovere le «sostanze nocive» dal mercato e «fornire certezza per gli investimenti a lungo termine per le aziende chimiche Europee leader mondiali». In particolare, il pacchetto affronterà le seguenti priorità.

Revisione del Regolamento REACH

La revisione del REACH sarà preparata nel 2025, avrà l’obiettivo di adattare la normativa alle priorità di semplificazione, riduzione degli oneri e competitività, «senza compromettere la protezione dell’ambiente e della salute umana». La tempistica della revisione «consentirà consultazioni supplementari essenziali con il Parlamento e con tutte le parti interessate».

In particolare, la revisione:

  • Interesserà i processi di autorizzazione e restrizione per «ridurre sostanzialmente la necessità di autorizzazioni individuali. Basando il nostro approccio principalmente su restrizioni più ampie, saremmo in grado di prendere decisioni più rapidamente e in modo più trasparente».
  • Garantirà la conformità dei prodotti importati.
  • Migliorerà le richieste di informazioni per gli interferenti endocrini.
  • Ridurrà la sperimentazione sugli animali promuovendo metodi di sperimentazione alternativi.

Struttura di supporto agli investimenti

Una struttura di supporto agli investimenti per un’industria chimica forte e resiliente, che comprenda «fonti di energia pulita e materie prime di carbonio sostenibili, ma anche prodotti chimici sicuri, circolari e sostenibili». È stato osservato che un approccio più collaborativo tra autorità pubbliche e industria contribuirà a garantire la prevedibilità a lungo termine per gli investitori.

Sostituzione di «sostanze chimiche nocive»

La sostituzione di «sostanze chimiche nocive» sarà ulteriormente supportata tramite innovazione e trasferimento di conoscenze. La Commissione collega la necessità di sostituzione alla necessità di evitare di «creare nuove dipendenze», ovvero prevenire sostituzioni deplorevoli.

Regolamento istitutivo dell’ECHA

La Commissione preparerà una proposta di legge per un regolamento di base per l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) con l’obiettivo di rafforzare la sua governance, accelerare le sue procedure e incrementare la sua stabilità finanziaria.

PFAS

La nuova Commissione «fornirà chiarezza» sul processo di restrizione REACH dei PFAS. I commissari ora confermano che «anticiperanno il più rapidamente possibile la decisione finale». Ci si può aspettare che la Commissione delinei la sua posizione prima ancora che il fascicolo arrivi sulla sua scrivania, poiché i commissari designati si sono impegnati a «condividere già alcuni orientamenti di base nell’interesse della chiarezza e della prevedibilità». Tuttavia, hanno specificato che avrebbero consentito l’uso dei PFAS nelle applicazioni industriali «in condizioni rigorosamente controllate fino a quando non saranno trovati sostituti accettabili, accompagnate da rigide norme sulle emissioni e sullo smaltimento per limitare il loro rilascio nell’ambiente e chiari incentivi per innovare e sviluppare sostituti sostenibili».

Concetto di uso essenziale (EUC: Essential Use Concept)

I commissari designati hanno citato la Comunicazione EUC, riconoscendo che «ha ammesso che ci sono significative applicazioni industriali di sostanze nocive, tra cui i PFAS, che sono cruciali per le transizioni verdi e digitali, nonché per la nostra autonomia strategica». I settori della difesa, dei semiconduttori, delle tecnologie pulite e della medicina sono stati menzionati in modo particolare come settori critici in cui vengono utilizzati i PFAS. Mentre precedenti commenti della Commissione indicavano che il concetto di EUC non sarebbe stato applicato ufficialmente alla restrizione dei PFAS, adesso sembra che i suoi principi saranno applicati per giustificare l’esenzione di alcuni settori dalla restrizione.

Coerenza normativa

È stato riconosciuto che «l’industria chimica europea si trova ad affrontare un numero crescente di requisiti normativi, che […] possono creare incongruenze e duplicazioni tra diversi atti legislativi». Pertanto, i commissari designati «discuteranno le misure politiche» per garantire «l’allineamento tra REACH e altri atti legislativi». Non è stato specificato quando queste misure verrebbero adottate.

Sicurezza e salute sul lavoro (OSH)

Oltre al pacchetto per l’industria chimica, la vicepresidente esecutiva designata, On. Roxana Mînzatu, ha osservato che si adopererà per ridurre il tempo impiegato per stabilire i valori limite di esposizione professionale per le sostanze pericolose.

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