Nello spirito dinamico e innovativo che da sempre la contraddistingue, DBM Tecnologie ricopre un ruolo distintivo nel settore dei trattamenti superficiali e delle automazioni industriali. Oggi capogruppo di un pool di aziende legate tra loro in modo sinergico, si propone quale unico e qualificato interlocutore in grado di fornire a 360° un servizio completo dal progetto all’impianto, all’assistenza post-vendita, in Italia e nel mondo.
di Gianandrea Mazzola
Più di 35 anni di storia, 3 stabilimenti produttivi a Casale sul Sile (TV), circa 60 dipendenti, per un fatturato (in crescita) che lo scorso anno si è attestato sui 10 milioni di euro, di cui oggi circa il 70% destinato oltre confine. Stiamo parlando di DBM Tecnologie, punto di riferimento nella produzione di impianti per il trattamento delle superfici sviluppati su precisa specifica e impiegati nei più svariati settori, oggi capogruppo di un pool di aziende legate tra loro in modo sinergico per proporsi al cliente quale unico interlocutore in grado di fornire a 360° un servizio completo e puntuale.
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«Fanno oggi parte di DBM Group – spiega il responsabile commerciale, Alessandro Mattiuzzo – oltre alla capofila DBM Tecnologie , che si occupa della parte impiantistica, dal contatto commerciale, alla progettazione, produzione, assemblaggio fino all’assistenza post-vendita, anche E-Chem, consociata di proprietà impegnata nella formulazione e fornitura di prodotti chimici, dotata di laboratorio e sala prove interna. DBM Shangai è invece una divisione commerciale, di assistenza post-vendita e gestione ricambi a presidio del mercato asiatico».
Nella sua filosofia di impresa, DBM Group persegue un servizio che in ogni fase del ciclo di vita del prodotto, dal suo sviluppo al supporto post-vendita worldwide si propone di essere compiuto al più elevato livello qualitativo.
«La totale gestione interna della commessa – prosegue Mattiuzzo – ci permette di poter offrire una soluzione “chiavi in mano” finalizzata all’assoluta personalizzazione del progetto nel rispetto della reale esigenza del cliente. Inoltre, per ciò che concerne l’assistenza e la manutenzione, forse un po’ in controtendenza rispetto a quanto più tradizionalmente avviene nel nostro settore con la cessione in outsourcing, da sempre abbiamo deciso di occuparcene direttamente. In altre parole vogliamo ricoprire il ruolo di partner e non solo di fornitore di tecnologie».
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Non solo impianti di lavaggio
DBM Group si pone dunque quale partner di riferimento non per finalizzare una vendita a catalogo ma per fornire una soluzione su misura.
«Lo standard – sottolinea Mattiuzzo – rappresenta per noi la base di partenza della nostra filosofia costruttiva su cui poi poter realizzare una soluzione tailor made sulle specifiche esigenze».
Approccio reso possibile grazie a una solida struttura aziendale dove un team tecnico-commerciale altamente specializzato è fortemente legato e collegato all’ufficio tecnico meccanico-elettrico, dotato di moderni sistemi CAD 3D parametrici e piattaforme dedicate, e a una software house che si occupa di tutta la programmazione software e della teleassistenza per la gestione personalizzata di ogni impianto.
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«In questo contesto – prosegue Mattiuzzo – abbiamo individuato e sviluppato alcune famiglie di prodotto dalle cui macchine standard poi si perfeziona la commessa. Parliamo prevalentemente in questi ultimi anni di impianti di lavaggio ad acqua e a solvente, cui si aggiungono impianti di impregnazione, di sbavatura e flussaggio ad acqua ad alta pressione, oltre a impianti di verniciatura, di oleatura, impianti di essiccazione/trattamento e sistemi di trattamento acque. Tengo a sottolineare che per gli impianti a solvente non lavoriamo con alcol modificati, solventi clorurati, idrocarburi o affini, bensì con solventi fluorurati, quindi a minor impatto ambientale, basso bollenti e non categorizzati come esplosivi o infiammabili. Solventi accettati e messi a processo per esempio da aziende attive nell’aerospace e nel comparto elettronico. I solventi fluorurati, inoltre, sono utilizzati anche per la realizzazione di asciugatori a evaporazione, che garantiscono ampi vantaggi in termini di velocità e garanzia di asciugatura al 100% ».
In riferimento agli impianti di lavaggio, il poter fornire la doppia soluzione tecnologica ad acqua e a solvente, permette a DBM di soddisfare esigenze trasversali di settori comprendenti, oltre ai già citati aerospace ed elettronico, anche l’automotive, il lusso e l’oreficeria, la meccanica di precisione, il medicale, il biomedicale e il farmaceutico, la fonderia, tanto per citare i principali.
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Grande è bello e sfidante
«I nostri impianti – aggiunge Mattiuzzo – sono in grado di processare pezzi dai più piccoli, più tipici della micromeccanica, fino a componenti anche a tubo di generose dimensioni oppure quelli per esempio legati al mondo aerospace o al comparto fonderia».
Per il lavaggio parliamo di vasche che possono andare da 10 fino a 4.500 litri. Si tenga conto infatti che come conferma anche DBM, la tendenza in questi ultimi anni è quella di riuscire a spingersi oltre gli estremi, verso la miniaturizzazione e verso le grandi dimensioni.
«Grande è bello – evidenzia lo stesso Mattiuzzo – ma è altrettanto sfidante, soprattutto per impianti importanti a solvente, realizzare soluzioni ad hoc che siano capaci di unire performance e affidabilità, minimizzando sprechi e consumi».
Da questo punto di vista emerge il profondo know-how e la grande esperienza maturata dall’azienda nel riuscire a dimensionare adeguatamente gli impianti e i relativi processi sulla base delle specifiche esigenze.
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«Col valore aggiunto una volta definite col cliente le specifiche dei pezzi, manufatti e/o componenti da sottoporre al processo di lavaggio – afferma Mattiuzzo – di poterlo affiancare in co-design e in co-engineering. Un supporto non solo per consigliare la macchina più adatta, in termini anche di impatto meccanico, per esempio a spruzzo piuttosto che l’ultrasuono, ma anche indicando la chimica più adatta, se ad acqua o a solvente. Tutto ciò analizzando nel dettaglio il processo, la cadenza produttiva, dimensioni e geometrie in gioco e così via».
Per ciò che concerne “la chimica di processo”, è la consociata E-Chem, con il suo laboratorio chimico e la sala prove a rappresentare il fulcro dell’attività di ricerca e analisi. Il laboratorio dispone di una vasta gamma di strumenti analitici per l’esecuzione delle analisi, tra i quali lo spettrofotometro per assorbimento atomico, UV-VIS e infrarosso. La sala prove dispone invece di svariate linee di lavaggio monocamera, nonché di un impianto di lavaggio e asciugatura multivasca dotato di più fasi trattamento che permettono di raggiungere i più elevati standard qualitativi usufruendo di tecnologie all’avanguardia, dal lavaggio a ultrasuoni multifrequenza all’asciugatura sottovuoto. La peculiarità di questa macchina è data dalla presenza di molteplici zone di processo e al supplemento di numerosi sistemi di trattamento acque.
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Al passo con l’evoluzione del mercato
Con circa una settantina di impianti realizzati mediamente ogni anno DBM Tecnologie, insieme alle proprie consociate, annovera tra i propri riconosciuti punti di forza anche la puntualità della consegna.
«La consegna – osserva Mattiuzzo – viene discussa e definita in fase di trattativa, perché consideriamo il rispetto delle tempistiche un fattore di serietà differenziante, grazie al quale è possibile costruire un elemento di competitività importante. E di questo può beneficiarne il cliente, consapevole di poter pianificare al meglio le proprie attività».
Ed è in questa direzione, proprio per garantire un’adeguata capacità produttiva in linea con le richieste del mercato, l’azienda non più di 2 anni fa ha inaugurato l’apertura del terzo stabilimento produttivo, sempre a Casale sul Sile (TV), che ha ampliato notevolmente la superficie a disposizione (di fatto raddoppiandola), consentendo contestualmente l’aumento della forza di lavoro impiegata.
«Sono invece molto più recenti – conclude Mattiuzzo – i lavori di ampliamento della parte amministrativa e dei vari uffici tecnici. Una riorganizzazione che ci permetterà una gestione ancora più efficace ed efficiente dell’intero ciclo di sviluppo di prodotto».
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