Sistemi di tenuta e trafilamenti

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I trafilamenti sono fenomeni riscontrabili in tutti i sistemi oleoidraulici in cui siano presenti parti in movimento relativo ed esistano camere o zone a differenti pressioni. Possono avvenire internamente, tra due camere dello stesso componente, che si trovano però a pressioni diverse, oppure verso l’esterno.

In oleodinamica è possibile che una parte del fluido abbandoni i condotti e le cavità ad esso destinati, migrando in altre parti dell’impianto: in tal caso stiamo osservando il comune fenomeno dei trafilamenti interni. Il trafilamento esterno è invece il passaggio di un fluido da zone pressurizzate del sistema verso l’ambiente esterno, con conseguente fuoriuscita di liquidi, in termini talvolta anche molto evidenti. Si pensi alle vecchie motociclette e alle automobili di qualche decennio fa, in cui era normale aprire il cofano motore e vedere una meccanica unta di olio nero. In ogni caso, il fluido trova un passaggio per andare dalla camera a pressione maggiore verso quella a pressione minore. La presenza di questo fenomeno deve essere conosciuta, sia per poterne valutare gli effetti ai fini del funzionamento dei singoli componenti e dell’impianto, sia per poterlo prevenire, sapendo che ciò comporta la contaminazione dell’ambiente o del prodotto.

Sistemi di tenuta

Per contenere o annullare le perdite di liquido vengono utilizzati vari sistemi di tenuta, alcuni basati sulla precisione dell’accoppiamento, altri su elementi appositamente previsti per sopprimere i trafilamenti: le ben note guarnizioni. Si impiega generalmente il primo metodo (e deve essere evidenziato che, data la natura dei fluidi idraulici e le pressioni anche relativamente alte, i giochi degli accoppiamenti devono essere contenuti nell’ordine di qualche micron!) quando una certa percentuale di trafilamenti è accettata o comunque tollerata dal progetto: è questo il caso delle valvole a cursore e di altre valvole nelle quali l’attrito generato da eventuali guarnizioni interposte tra parti in moto relativo sarebbe intollerabile.

Negli impianti industriali, esistono diverse soluzioni tecniche per garantire la tenuta ermetica con elementi dedicati, a seconda delle esigenze specifiche dell’applicazione, vediamole nel dettaglio:
1. Guarnizioni: realizzate in materiali elastomerici o metallici, vengono posizionate tra le superfici per formare una barriera contro la fuoriuscita di fluidi o gas
2. Giunti flangiati: a bullone e a soffietto, vengono impiegati per collegare tubazioni, valvole o altre componenti di un impianto
3. Saldature e giunzioni adesive: utilizzate nelle applicazioni in cui è richiesta una tenuta ermetica permanente.
4. Tenute meccaniche: a labirinto, a doppio labbro o a tenuta radiale, utilizzate su alberi rotanti o alloggiamenti.
5. Tenute criogeniche: nei sistemi ad alta pressione o a temperature molto basse

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