Lo specialista svizzero Eichenberger fornirà tre viti a ricircolo di sfere per l’aggancio in orbita del Dream Chaser alla Stazione Spaziale Internazionale, confermando che con le sue soluzioni è in grado di gestire le esigenze più severe.
La sicurezza prima di tutto
È solo uno degli ultimi progetti in ordine di tempo quello che Eichenberger sta portando avanti in uno dei settori che ha i requisiti tecnici e prestazionali più rigorosi. Nel 2015 la società svizzera ha avviato a Burg una collaborazione con il principale fornitore mondiale di prodotti per l’industria spaziale.
Scopo di tale cooperazione consiste nel portare a termine, in occasione del primo lancio del veicolo spaziale riutilizzabile Dream Chaser nel 2020, l’ancoraggio alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Per raggiungere questo obiettivo l’unità di docking “sicura al 300%” svolge un ruolo chiave: il cuore del sistema di accoppiamento è costituito da tre robuste viti a ricircolo di sfere anticorrosione, con coperchi frontali a ricircolo di sfere Carry di tipo KGE, 16×16. Garantire la massima affidabilità dello spazioplano è, infatti, una priorità assoluta e in questo senso la solidità e la resistenza dei componenti utilizzati nell’inospitale ambiente orbitante svolgono un compito essenziale, così come le loro prestazioni in termini di precisione.