Specializzata nella progettazione e nella realizzazione di microcomponentistica meccanica ed elettromeccanica di precisione, MICROingranaggi ha festeggiato il suo primo mezzo secolo di storia
Quest’anno MICROingranaggi celebra l’invidiabile traguardo dei primi 50 anni di attività. Tanti ne sono infatti passati dal 1973, da quando Franco Garavaglia e la moglie Carla decidono di intraprendere questa nuova sfida imprenditoriale in soli 60 mq, specializzandosi sin da subito nella dentatura di ingranaggi per orologeria e strumentazione. Una storia di successo, che oggi significa un’azienda di riferimento nella progettazione e nella realizzazione di microcomponentistica meccanica ed elettromeccanica di precisione che impiega una cinquantina di addetti, operativi nei 3.000 mq della sede di Buccinasco, alle porte di Milano. Sede dove lo scorso marzo è stata organizzata un’open house a sancire l’apertura di questa importante ricorrenza.
Presenti, oltre ai dipendenti, anche la stampa specializzata, le associazioni di categoria e le istituzioni. A dare il consueto benvenuto a tutti gli invitati è stato il CEO Stefano Garavaglia, affiancato dalla moglie Antonella Silvagni, CFO e Responsabile HR, e dal figlio Marco, terza generazione impegnato nell’area vendite e responsabile delle attività di marketing.
Cinquant’anni di crescita e innovazione
Dopo i ringraziamenti di rito Stefano Garavaglia ha ripercorso i principali passi di crescita dell’azienda, non prima di aver mostrato con orgoglio qualche dato significativo, come l’incremento di fatturato registrato nel 2022 (che ha permesso per la prima volta nella sua storia di toccare gli otto milioni di euro) e la menzione dei principali settori serviti: dall’automazione industriale all’avionico & aerospace, dalla domotica alla e-mobility.
«Oltre all’incremento di fatturato registrato lo scorso anno – ha dichiarato Garavaglia – vorrei anche sottolineare alcuni numeri rappresentativi della nostra attività, come i quasi 2 milioni di pezzi prodotti, ma anche i 115 nuovi codici. Un dato, quest’ultimo, che fa ben capire di quanto movimento e attenzione ci sia in azienda nell’affrontare nuovi progetti, dall’ufficio tecnico alla prototipazione, alla produzione».
Emergono, sempre con riferimento allo scorso anno, anche gli oltre 3.000 ordini di produzione, i quasi 150 clienti attivi e la crescente quota export. In questo contesto, cuore della strategia di crescita perseguita da MICROingranaggi sono da sempre gli investimenti: dal 2018 al 2022, quelli in tecnologia sono stati pari a 2,6 milioni di euro, e hanno permesso all’azienda di diventare una Factory 4.0.
«Non si può prescindere dal crescere – ha proseguito Garavaglia – e dal continuare a innovarsi. L’innovazione dev’essere continuativa, ripetitiva e sistematica per stare al passo con la rapidità con cui si evolve oggi il mercato».
Ma MICROingranaggi ha saputo investire anche in personale qualificato (ben 12 nuove assunzioni solo lo scorso anno, con la presenza globale di ben 7 diverse nazionalità e una forte componente femminile), in formazione e retribuzione.
«Le risorse umane – ha dichiarato lo stesso Garavaglia – sono il valore più grande che un’impresa possa avere. Risorse per le quali la formazione interna è sempre stata una normalità, ma che lo scorso anno abbiamo deciso di formalizzare e rendere trasversale, quindi non legata esclusivamente al mondo dell’ingranaggio, istituendo e inaugurando MICROacademy. Un progetto che, in qualche modo, è proprio la concretizzazione di questo nostro caposaldo e del quale ne andiamo molto fieri».
Ed è con altrettanta soddisfazione che l’amministratore delegato ha ricordato anche l’ottenimento della certificazione GPTW (Great Place to Work) e dell’attribuzione del Rating di legalità: «Due conferme – ha affermato Garavaglia – che stiamo lavorando nella direzione giusta. Guardando al futuro? Dobbiamo continuare a evolvere, a proseguire nell’ottenimento di nuove certificazioni, dobbiamo proseguire con l’ampliamento del mercato estero e anche dell’offerta dei prodotti motion di nostra produzione».
Sapersi trasformare per creare valore
Dopo un breve accenno alla tematica del friend-shoring, la giornata è proseguita con la visita guidata tra i vari reparti, per vedere ancora più da vicino come prende forma un prodotto in MICROingranaggi, per poi terminare con la tavola rotonda. A quest’ultima, dal titolo: “Per migliorare bisogna cambiare?” e moderata dalla giornalista Roberta Cassina, hanno partecipato, oltre a Stefano Garavaglia, anche Stefano Valvason, direttore generale A.P.I. Associazione Piccole e Medie Industrie, Gianmarco Senna, imprenditore e politico italiano, e Andrea Scanavini, vice presidente onorario di Assiot (Associazione Italiana Costruttori Organi di Trasmissione). Numerosi gli spunti emersi durante il dibattito, a conferma di quanto sia importante sapersi trasformare sul piano tecnologico, di processo e delle competenze per creare valore ed essere competitivi sul mercato.
Futuro tra nuove ambizioni e maggiore competitività
Terza generazione in azienda, Marco Garavaglia ha portato ulteriore impulso a una realtà già ben orientata all’innovazione, rendendosi protagonista anche nel passaggio che ha permesso a MICROingranaggi di diventare a tutti gli effetti una a Factory 4.0. Con quali ambizioni per il futuro?
«Dopo l’importante piano di crescita e gli investimenti fatti negli ultimi anni – spiega Marco Garavaglia – è ora determinante riuscire a ottimizzare quanto sin qui realizzato. Oggi tutte le macchine dell’officina produttiva sono collegate in rete con il nostro sistema gestionale. Questa interconnessione, pressoché totale, permette di avere un quadro sempre aggiornato in tempo reale, nonché fornirci gli strumenti per poter ambire ad avere un’organizzazione sempre più impeccabile, per pianificare e programmare le produzioni in linea con i risultati attesi».
Produzioni garantite da un articolato parco macchine interconnesse che include 13 dentatrici a controllo numerico, 7 torni, 3 nuovi magazzini automatici verticali, oltre all’impianto di lavaggio e alla ben attrezzata sala metrologica.
«La nostra sfida – conclude Marco Garavaglia – è oggi quella di riuscire a consolidare i cambiamenti adottati in questi ultimi anni, continuando a migliorarci per aumentare la nostra competitività. Dopo gli investimenti in tecnologia e in risorse umane, dobbiamo puntare sul processo, migliorando in futuro alcune automazioni e/o adottando nuove automazioni. Da questo punto di vista tutti gli accorgimenti recentemente introdotti hanno permesso di liberare e ricollocare al meglio alcune risorse, secondo logiche operative decisamente più efficienti».
Capace di trasmettere in continuo coppie fino a 30 Nm (con possibilità di arrivare a 40 Nm di picco), il prodotto si presenta modulare: con l’aggiunta di ulteriori stadi, è possibile andare a creare i rapporti di riduzione specificamente dall’applicazione. Obiettivo futuro dell’ufficio R&D dell’azienda sarà quello di focalizzarsi su un ampliamento della gamma verso il basso, a partire dai riduttori epicicloidali diametro 16 mm.
(di Gianandrea Mazzola)