Abbiamo intervistato il direttore generale di Febametal, Federico Costa, persona conosciuta e apprezzata a livello internazionale, oltre che presidente dell’ECTA (European Cutting Tool Association) da un anno, per farci attualizzare il significato del marchio oggi sul mercato.
Febametal SpA di Grugliasco (TO) dal 1995 sviluppa, produce e commercializza sul territorio italiano utensili da taglio per la meccanica di precisione, sia standard che speciali. La sua eccellenza come partner globale, ampiamente riconosciuta dal mercato, si è consolidata anno per anno grazie ai propri marchi primari offerti, alla capacità di intercettare le esigenze dei mercati, anche quelli più esigenti, alla formula strategica sulla quale si basa il suo operato: qualità, competenza tecnica e innovazione.
La qualità e l’innovazione sono un mantra aziendale fin dalla fondazione e sono parte trainante della forza commerciale, attraverso le scelte dei prestigiosi marchi che è in grado di offrire al mercato.
La competenza è caratteristica spalmata su tutta l’azienda. Avendo raggiunto livelli di valore assoluto, consente di offrire un servizio veramente globale nel campo delle lavorazioni per asportazione truciolo.
Per approfondire questi e molti altri temi abbiamo dialogato con Federico Costa, direttore generale di Febametal e, dallo scorso febbraio, presidente dell’ECTA.
Il periodo è complesso e si percepisce una certa stasi negli investimenti: forse in attesa che, nella complessità, si apra qualche spiraglio. Ci può tracciare un quadro d’insieme di questo momento?
“L’attuale situazione globale è piuttosto complessa, caratterizzata da minacce geopolitiche, inflazione elevata, incertezza sui progressi tecnologici e in particolare sull’adozione dell’IA in molti settori e, ultimo ma non meno importante, un rallentamento dell’economia, solo per citarne alcuni. Inoltre, il 2024 è un anno caratterizzato da importanti elezioni. In Europa si è votato per il Parlamento europeo e i risultati sono stati sorprendenti, soprattutto per paesi come la Germania e la Francia che svolgono un ruolo centrale nell’economia europea. In India, invece, un paese la cui economia è in crescita, si sono svolte le elezioni generali, che hanno portato alla rielezione del primo ministro Narendra Modi. Questa volta, però, il suo partito non è riuscito a ottenere una maggioranza parlamentare assoluta, rendendo imprevedibili i progressi su alcune delle riforme economiche più delicate dal punto di vista politico. Si sono tenute anche le elezioni più attese dell’anno e Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Siamo in attesa di capire come si muoverà e quale impatto comincerà ad avere sul resto del mondo. Nel nostro settore, le previsioni economiche per l’Europa nel 2024 erano deboli e infatti come previsto, il 2024 ha visto gli ordini rallentare. I segnali di stagnazione nel settore della produzione di macchine sono visibili anche a livello mondiale. Dal canto nostro, guardiamo con grande attenzione alla Germania. La probabile chiusura di stabilimenti Volkswagen in territorio tedesco sarebbe la prima in 87 anni di storia di questo marchio e verosimilmente genera una certa apprensione. Nel 2025 si attende una ripresa della Germania, dovuta all’aumento della generale domanda di prodotti manifatturieri ed al ruolo significativo che la manifattura tedesca occupa nelle supply chain globali. L’Italia è fortemente integrata all’interno delle filiere tedesche e quindi la nostra economia è particolarmente legata a questo auspicio. Nel corso del 2024 è stato pubblicato il testo del tanto atteso Piano Transizione 5.0 che ha avuto un’accoglienza un po’ ‘tiepida’, forse dovuta al fatto che il piano risulta macchinoso e richiede molte certificazioni e burocrazia. Tuttavia, i progetti di innovazione ammissibili devono essere completati entro il 31 dicembre 2025, quindi c’è ancora tempo perché le imprese interessate si attivino. Questo è anche il momento di mettere a frutto gli investimenti fatti. In questo scenario di incertezza economica, strettamente legato a scenari geopolitici tutt’altro che incoraggianti, essere competitivi sul mercato diventa sempre più cruciale. I temi su cui le aziende devono lavorare sono tanti e tutti ugualmente importanti: intelligenza artificiale, sostenibilità, automazione, digitalizzazione, realtà aumentata, innovazione. Sono queste le sfide da affrontare oggi per essere competitivi”.
Per fare fronte a questo periodo quali strategie tecnico organizzative avete messo in campo nel 2024 e con quali risultati?
“Febametal, in questi tempi di incertezza, ha deciso di continuare a essere, per il mercato italiano, un punto di riferimento per qualità, competenza tecnica e innovazione. Nel 2024 abbiamo offerto presso la nostra azienda dei corsi tecnici, gratuiti per i nostri clienti, dove abbiamo formato 150 operatori macchina e direttori di produzione sulle strategie di lavorazione sui torni a fantina mobile. Il nostro ufficio tecnico si è dotato di altri due progettisti in modo da poter essere ancora più pronti a rispondere alle richieste dei clienti, sia che si tratti della progettazione di un utensile speciale, che di una richiesta di supporto per l’utilizzo di un determinato utensile o per una applicazione. Il reparto produttivo Febametal, dedicato alla produzione di utensili standard in joint venture con Horn, ha aggiornato il suo parco macchine aumentando l’efficienza e la produttività. In autunno abbiamo partecipato alla 34esima edizione di Bimu a Milano, incontrando di persona i clienti e mostrando loro le numerose innovazioni tecnologiche, frutto di investimenti in ricerca e sviluppo di tutte le case di produzione utensili che rappresentiamo. Di tutto quanto abbiamo fatto nell’anno siamo quindi soddisfatti”.
Le aziende sono molto attente alle prestazioni dei sistemi di lavoro dalla materia prima al finito. Il costo pezzo è il riferimento. Utensili, tecnologie, servizio: come siete in grado di contribuire a questo obiettivo?
“Da sempre Febametal chiede ai propri clienti di essere valutati, non sul costo utensile, ma sul costo al pezzo. Per noi la qualità degli utensili è imprescindibile per raggiungere performance elevate caratterizzate da precisione, ripetibilità e resistenza all’usura. Per questo Febametal propone solo utensili di alta qualità, progettati con cura nei minimi dettagli e costruiti con standard elevati. A ciò Febametal unisce da sempre un servizio al cliente preciso e puntuale. Siamo in grado di assistere i nostri clienti dalla scelta dell’utensile, standard o speciale, fino alla messa in macchina. Tale servizio è svolto non solo dal nostro ufficio tecnico, ma anche dai nostri tecnici venditori presenti sul territorio italiano“.
Febametal è una realtà che per marchi, prodotti e applicazioni è in grado di presentare un’offerta molto ampia e qualificata. Ci può fare una fotografia attualizzata di questa situazione: innovazioni, novità, prodotti di punta?
“Febametal, che nel 2025 festeggerà i 30 anni di attività, ha saputo in questi anni costruire e coltivare collaborazioni strategiche con costruttori internazionali di utensili da taglio, che distribuiamo in esclusiva in tutta Italia. Nel nostro portfolio offriamo soluzioni all’avanguardia per tutte le lavorazioni da taglio con asportazione di truciolo, dalle più comuni alle più sfidanti e di nicchia. Uno dei marchi che ci accompagna dagli inizi della nostra storia è Horn, multinazionale tedesca specializzata negli utensili per le lavorazioni difficili: gole, troncature, torniture longitudinali, utensili speciali, lavorazioni di ingranaggi e molto altro. Di recente Horn ha lanciato un programma di utensili in PCD, sia standard che speciali, di altissima qualità che sta ottenendo un ottimo riscontro sul mercato rispetto alla concorrenza. I risultati eccellenti di questa gamma di utensili vanno ricercati nella cura maniacale con cui sono progettati, nei processi di produzione all’avanguardia, nei rigorosi test di controllo e qualità e nella rapidità con cui vengono consegnati finiti ai clienti. L’angloamericana Allied Machine Engineering Company, più nota come AMEC, vanta un’offerta ricca e avanzata di utensili per foratura che continua ad ampliarsi. Gli ultimi arrivati sono gli inserti GEN3SYS XT Pro con geometria M, specificatamente studiati per raggiungere risultati straordinari con gli acciai inossidabili. Parte della gamma AMEC è anche il marchio Wohlhaupter, prodotto leader nella barenatura di alta precisione. L’azienda italiana S.C.A.M.I. è specializzata nella progettazione e realizzazione di alesatori espansibili ad elevata precisione Alvan. Conosciuta da oltre trent’anni in Italia anche per il suo catalogo completo di rullatori per interni, esterni e applicazioni speciali. Oltre a queste tre principali società, altri costruttori di utensili implementano il portafoglio di aziende rappresentate sul mercato italiano. L’inglese Hammond, specializzata in punte a cannone e utensili per foratura profonda di stampi in plastica e particolari per l’automotive. La tedesca Rineck, che offre un programma completo di mandrini, prolunghe, corpi fresa e inserti dedicati a centri di lavoro ad alta velocità, la Graf specializzata in utensili per torni a fantina mobile e la Fahrion con i suoi prodotti unici a elevata precisione (mandrini e pinze millesimali). Fahrion ha da poco lanciato sul mercato Centro | P Synchro, un maschiatore per filetti piccoli unico nel suo genere, con tecnologia brevettata di compensazione a frizione. Infine, l’azienda tedesca W&F è leader nel settore delle soluzioni per torni a fantine mobili con unità motorizzate e moltiplicatori di velocità di altissima qualità, mentre l’azienda Neher produce da 30 anni utensili saldobrasati in PCD. Completano l’offerta gli inserti in CBN dell’azienda Yori e le pinze e le bussole della francese DT Group per tutti i tipi di torni a fantina mobile“.
Cosa ci possiamo aspettare da Febametal nel 2025?
“Il 2025 sarà un anno impegnativo e ricco di appuntamenti importanti per Febametal. In ordine cronologico iniziamo con MECSPE, dal 5 al 7 marzo a Bologna, dove incontreremo nuovamente dal vivo i nostri clienti e mostreremo le ultime novità dei nostri marchi. A fine marzo, dal 20 al 22, saremo alla conferenza annuale di ECTA, che quest’anno si terrà proprio a Torino. Sono orgoglioso che la mia città natale ospiti questo evento di networking per i produttori di utensili da taglio, dove si discuteranno sfide strategiche e si rafforzerà il networking globale e la cooperazione nel settore. Personalmente parteciperò alla conferenza in doppia veste, da una parte come direttore generale di Febametal e dall’altra come presidente dell’ECTA, carica che ricopro da un anno. Il calendario Febametal segna a maggio, dal 14 al 16, un appuntamento che è ormai diventato una irrinunciabile tradizione. Ogni due anni, infatti, l’azienda tedesca Horn apre le porte dei suoi stabilimenti a Tubinga e accoglie clienti da tutto il mondo. Febametal porterà più di 100 clienti da tutta Italia a vedere dal vivo come nascono e vengono prodotti gli utensili a marchio Horn. Infine il 2025 è un anno particolarmente importante per noi perché segna 30 anni di attività. Era infatti il 1995 quando l’ingegnere Paolo Costa insieme a Franco Gazzarri e Beatrice Curti fondò l’azienda a Torino. Dagli iniziali 3 soci fondatori l’azienda è cresciuta in modo importante, diventando un punto di riferimento sempre più solido sul mercato italiano, grazie alle 60 persone presenti nella sede di Grugliasco e 25 tecnici venditori sul territorio. I programmi per i festeggiamenti sono in fase di definizione, ma è già iniziato un processo di rinnovamento, a partire dal logo nuovo, che è stato presentato in anteprima durante la scorsa Bimu a Milano. Il logo, ora più dinamico e moderno, vuole simboleggiare una realtà in crescita, proiettata verso il futuro, pronta a rispondere alle esigenze del mercato con rinnovato impegno e dedizione“.
Ci descrive una particolare applicazione tecnologica affrontata recentemente da Febametal?
“Sicuramente una delle lavorazioni che ultimamente sta facendo molto parlare il mercato, è lo skiving per la esecuzione di ingranaggi. Questo è un processo che si utilizza in alternativa alla brocciatura, stozzatura con coltello fellow e dentatura multitagliente. In presenza di grandi moduli, tra i vantaggi offerti dallo skiving figura, specialmente nel caso di dentature interne, la riduzione dei tempi di lavorazione. La tecnologia di lavorazione di grandi moduli tramite power skiving richiede ampi e robusti centri di fresatura e tornitura, in grado di fornire massima precisione di sincronizzazione tra il mandrino del pezzo e il mandrino dell’utensile. Dopo le esperienze raccolte con piccoli utensili in metallo duro integrale, Horn ha fatto un ulteriore passo avanti, sfruttando il know how acquisito per coprire anche il settore dei grandi moduli. Gli utensili per power skiving Horn sono concepiti e costruiti specificatamente per il singolo uso. Siamo tra i pochi costruttori di utensili al mondo in grado di fare studi dedicati della deformazione delle eliche degli ingranaggi. La fattibilità di ogni applicazione viene preventivamente verificata dai tecnici Horn, discutendo con l’utente la struttura dell’utensile e fornendo suggerimenti per la lavorazione. Il portafoglio di prodotti Horn comprende un vasto programma di utensili per la produzione di differenti geometrie di denti dal modulo 0,5 al modulo 30. Qualsiasi dentatura, per ruote anteriori, per collegamento albero–mozzo, per alberi a vite, per ruote coniche, oppure per profili specifici dei clienti, si ottiene con gli utensili per la fresatura o la stozzatura in modo estremamente economico. Nonostante si tratti di una procedura nota da oltre 100 anni, la diffusione dello skiving in tempi recenti, si è avuta grazie ai centri di lavoro e alle macchine universali con mandrini completamente sincronizzati e con software di programmazione ottimizzati per il processo, che consentono di sfruttare questo sistema altamente complesso. Siamo convinti che questa applicazione ci potrà dare molte soddisfazioni. Le attendiamo dal 2025 in poi“.
Michele Rossi