Il riutilizzo dei panni tecnici come fonte di risparmio e sostenibilità

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Mantenere un’officina pulita non è solo una questione estetica, ma si traduce soprattutto in una leva di efficienza e di risparmio. Vediamo come, anche in carpenteria, si possano mettere in atto azioni virtuose, di cui può beneficiare anche l’ambiente, oltre che il portafoglio.

Il caso

Nasce a pochi chilometri da Treviso una piccola realtà artigiana composta da poco più di dieci addetti che si occupa principalmente di lavorazioni meccaniche conto terzi. L’impresa, simile a tante altre presenti sul territorio dell’Italia nord orientale, ha come core business quello di offrire servizi ad altre imprese.

Nel corso degli anni la piccola entità produttiva ha sviluppato un determinato range di prestazioni specializzandosi in tornitura, foratura e maschiatura di componenti meccanici e piegatura della lamiera di particolari a disegno.

Il titolare da qualche tempo sta cercando di portare avanti alcune iniziative che gli consentano di risparmiare dal punto di vista economico e di essere più attendo alla salvaguardia dell’ambiente. Per raggiungere con maggior velocità questi risultati negli ultimi periodi ha deciso di intraprendere più azioni.

Da qualche anno ha fatto installare un impianto fotovoltaico per consentire un risparmio di energia a favore dell’azienda e, in questi mesi, si appresta a certificare un sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001.

Ciò che tuttavia ha spostato l’attenzione del fondatore della società da alcuni mesi a questa parte è una problematica relativa ai costi di pulizia.

Il periodo impone sicuramente più oculatezza nelle spese e, nell’analizzare gli acquisti dai fornitori, ha notato che vi è un consumo significativo da parte dei suoi operai delle bobine di carta multiuso.

Andando più a fondo alla questione ha osservato che in officina il suo utilizzo non era solamente limitato ad asciugare le mani dei dipendenti.

La carta era utilizzata anche per pulire l’officina e alcuni particolari prodotti prima del loro imballo, nei punti in cui gli stracci – acquistati dallo stesso fornitore, non erano in grado di pulire in maniera efficace le parti lavorate.

Per riuscire a ottimizzare i costi e diminuire gli sprechi allo stesso tempo ha invitato i dipendenti a impiegare la carta con maggior parsimonia e di riciclare quella utilizzata per asciugare le mani per la pulizia dell’officina.

Parallelamente a questa disposizione interna, ha avviato una ricerca di mercato che l’ha condotto ad acquistare un tipo di carta con caratteristiche simili a quella precedente, ma riciclata. Il risultato finale è stato lievemente apprezzabile, ma non risolutivo della problematica riscontrata.

La soluzione adottata

Il titolare, non soddisfatto della nuova prassi adottata ed essendo sempre alla ricerca di una pulizia migliore ad un costo minore ha continuato a fare scouting sui prodotti offerti dal mercato per individuarne uno che potesse fornirgli costi minori e maggiore efficienza nella pulizia.

L’indagine lo ha condotto nei mesi successivi a trovare un sistema assolutamente in linea con le sue aspettative: l’utilizzo di panni tecnici industriali riutilizzabili. Questa è stata una soluzione che ha permesso di ottenere numerosi vantaggi per l’intera organizzazione in tempi rapidi.

Dopo aver scoperto questa possibilità, ha contattato diverse ditte fornitrici di panni tecnici alle quali esporre il problema da risolvere in azienda e individuare una strategia da mettere a punto.

Sono state eseguite alcune prove di pulizia sia sui pezzi lavorati da imballare, sia sugli ambienti dell’officina. Una volta individuate le soluzioni ritenute maggiormente idonee si è poi proceduto a una comparazione dei prodotti che, in questo caso, non ha riguardato solamente il lato economico ma ha preso in considerazione anche altri fattori tra cui il servizio e la sostenibilità.

L’analisi ha portato a individuare due distinte tipologie di panno tecnici riutilizzabili: uno per le pulizie dei pezzi lavorati ed un secondo specifico per la pulizia dell’ambiente di lavoro, in quanto pensato per essere impiegato nelle operazioni di rimozione della sporcizia di macchine e impianti. Questi panni andrebbero dunque a sostituire le confezioni di pezzame in cotone colorato e la carta riciclata in uso per le attività di pulizia nel reparto produttivo.

In aggiunta, oltre al prodotto, il titolare può contare di un servizio, a carico dello stesso fornitore, di consegna dei panni puliti e ritiro di quelli sporchi già compreso nei costi.

Il vantaggio di cui ha beneficiato l’intera azienda a solo pochi mesi dall’adozione di questa soluzione è risultato notevole. I panni tecnici puliti consegnati dopo il loro utilizzo vengono inseriti all’interno di un contenitore apposito e ritirati a cura del fornitore che si occupa del loro lavaggio. Al ritiro del materiale sporco viene contestualmente recapitato un altro quantitativo di panni puliti. La consegna avviene in date prefissate; tuttavia, in caso di necessità, possono essere anche anticipate.

L’adozione di questo nuovo sistema consente dunque di aumentare l’efficienza e l’efficacia della pulizia sia dei pezzi prodotti, sia quella dell’officina.

Una prima analisi effettuata ha rilevato che grazie alla nuova tipologia di panno tecnico impiegato per la pulizia dell’ambiente di lavoro si è stimato un risparmio di circa un’ora rispetto al monte ore dedicato all’attività di pulizia settimanale dell’officina.

Per quanto riguarda invece la pulizia dei pezzi, una prima proiezione effettuata ha permesso di ravvisare un minor costo per spese di pulizia che potrebbe aggirarsi a circa il 25% annuo. Tuttavia il fattore maggiormente rilevate nell’adozione di questa nuova prassi non è solamente quello che vede un risparmio sui costi e una efficacia ed efficienza di pulizia; ciò che viene evidenziato in maniera significativa è il minor impatto sull’ambiente favorito dal riutilizzo di materiale che prima sarebbe dovuto essere stato gestito come rifiuto.

Il riutilizzo dei panni tecnici infatti prevede altresì un risparmio da parte dell’azienda relativo ai costi ecologici di smaltimento dei rifiuti. Per tale ragione soluzioni del genere andrebbero incentivate ed estese a molte altre realtà produttive, al fine di promuovere prassi di sostenibilità in produzione a basso consumo.

Dal problema alla soluzione

• Contesto: officina meccanica di lavorazioni conto terzi
• Problematica: pulizia dell’ambiente di lavoro e dei pezzi in maniera più efficace ed efficiente ad un minor costo
• Soluzione prospettata: utilizzo di panni ecologici
• Risultati perseguibili: minor costo per spese di pulizia (circa 25% annuo), minor impatto sull’ambiente, pezzi puliti più velocemente

Bruno Magnanini

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