Citizen, efficienza sostenibile per risultati concreti e misurabili

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Abbiamo raccolto dall’amministratore delegato di Citizen Macchine Italia, Francesco Cavalleri alcune sue considerazioni di scenario e aziendali.

Stiamo vivendo un periodo complesso e le dinamiche di mercato sono perlopiù imprevedibili. La ricerca di qualche valido riferimento od obiettivo spinge a esitazioni e attese, anche in ragione di strategie e scelte che, per tenere conto dei noti sensibili macrotemi che ci coinvolgono, devono essere attivate da mondi decisionali di alto livello. Mondi però, che, anch’essi, manifestano incertezze.

Francesco Cavalleri, Amministratore Delegato di Citizen Macchine Italia

Tutte le ipotesi di sfide sono pesanti da assumere, anche perché saranno decisionali per i prossimi decenni. Le opportunità ad esse sottese possono però essere di una portata rivoluzionaria, oggi inimmaginabile. Alcuni strumenti sono già disponibili per affrontare qualsiasi scenario.

Dal lancio dell’Industria 4.0 molta acqua sotto i ponti è passata e il processo di digitalizzazione procede, anche se passo passo per via delle sempre limitate risorse globali delle Pmi manifatturiere. Ma procede.

Oggi, la Transizione 5.0: un obiettivo che si giova fortemente del 4.0. Le macchine utensili, ovvero le macchine per produrre macchine, sono già preparate a supportare le imprese manifatturiere, verso le nuove sfide che verranno.

Già da tempo i costruttori stanno lavorando per ridurre drasticamente i consumi energetici, gli inquinamenti e gli sprechi.

Anche la consapevolezza della necessità della persona per indirizzare e governare le nuove tecnologie, sembra consolidarsi sempre più. Profitto, Persona, Pianeta andranno di pari passo. Lo sa anche Citizen Macchine Italia, che, da sempre guidata dalle visioni illuminate del suo amministratore delegato Francesco Cavalleri, ispira oggi la sua strategia operativa a tutti gli ultimi dettami delle buone pratiche che nobilitano il ruolo di impresa. Abbiamo raccolto alcune sue considerazioni di scenario e aziendali.

Cavalleri, è noto che stiamo vivendo un periodo particolare per un complesso di vicende critiche, internazionali, europee e locali. Il sistema delle imprese italiane è solido, ma forse oggi è necessario un rapporto ancora più stretto tra lo Stato e le imprese in termini di politica industriale?

Attualmente le imprese operano in macro contesti in costante evoluzione, dovendosi confrontare con continui nuovi obiettivi posti al sistema produttivo e in cui la domanda di tecnologia è sempre più esigente, sempre più desiderosa di innovazione e sempre più complessa. Ieri si parlava di Industria 4.0 e nel volgere di due anni il nuovo orizzonte d’azione è Transizione 5.0. In contesti così fluidi che si evolvono in tempi sempre più stretti, ogni soggetto è doverosamente chiamato a fare la sua parte: i produttori di macchine come noi devono creare valore aggiunto per le imprese manifatturiere, aiutandole nel percorso di transizione economica e ambientale. Le aziende oggi devono saper gestire il cambiamento, creando le competenze che serviranno alle imprese nel futuro per promuovere la competitività del nostro mercato del lavoro e affrontare la triplice transizione, energetica, verde e digitale. Per questo è importante attuare un aggiornamento continuo, che consideri sia gli avanzamenti tecnologici, sia i nuovi sistemi di gestione integrata per interconnettere i macchinari e gestire automaticamente tutte le fasi della produzione e della gestione aziendale. Citizen Macchine Italia è un’azienda attenta alle richieste del mercato e all’evoluzione della tecnologia, una vera e propria ‘engineering company’ che accompagna i clienti nella scelta dei prodotti migliori, nella loro customizzazione e nella successiva assistenza“.

Si discute molto su Transizione 5.0, quali sono i punti di entrata che lei vede positivi per una Pmi e quali i negativi?

L’Industria 4.0 diede il via alla quarta rivoluzione industriale attuando un impatto profondo in relazione a diversi ambiti. Il primo ha riguardato l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività che, grazie ai Big Data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing, è determinante per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione. Il secondo ha riguardato l’analytics: oggi solo una minima parte dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi e ricavarne valore ‘imparando’ dai dati immagazzinati dai sistemi. Il terzo è l’interazione tra uomo e macchina, rapporto facilitato dalle interfacce touch e dalla realtà aumentata. Infine ci sono la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le interazioni tra le macchine e le tecnologie dedicate al risparmio dell’energia. Transizione 5.0 è il diretto successore di Industria 4.0, ma mentre con Industria 4.0 l’obiettivo principale era di creare sistemi di produzione intelligenti e interconnessi ottimizzando i processi e riducendo i costi operativi, Transizione 5.0 pone gli esseri umani al centro del processo produttivo, utilizzando la digitalizzazione per migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Le tecnologie vengono sfruttate per personalizzare prodotti e servizi, adattandosi alle esigenze individuali dei clienti e promuovendo un’economia circolare che minimizza gli sprechi e l’impatto ambientale. Il nuovo obiettivo è, in sintesi, sviluppare soluzioni in cui coesistano obiettivi anche apparentemente difficili da coniugare come quelli della produttività e della sostenibilità. A tutti i livelli dobbiamo ormai ragionare in termini di risparmio energetico, di riduzione degli sprechi, di recupero degli scarti. E se ciò comporta un cambio di paradigma e di mentalità, le aziende dovranno adeguarsi per distinguersi dalla concorrenza e per contribuire al processo evolutivo in corso. L’Industria 5.0, alimentata dalla perfetta integrazione dell’IA nei processi industriali, promette un futuro in cui esseri umani e macchine collaboreranno sinergicamente ma anche un futuro di sfide dalle quali scaturiranno opportunità. Certamente, le opportunità in termini di efficienza, produttività e qualità del lavoro sono molto elevate, ma richiedono investimenti nelle nuove tecnologie, competenze adeguate nei lavoratori e nei professionisti, un’attenzione etica e sulla sicurezza dei dati ancora più forte. In merito non solo il Gruppo Citizen ha formulato la Group Materiality Roadmap che copre obiettivi legati al ciclo plan-do-check-act, ma già ora le tecnologie Citizen sono in grado di tradurre il principio di efficienza sostenibile in risultati concreti e misurabili. Fin dalla sua fondazione, il Gruppo Citizen si è costantemente impegnato nella produzione nel rispetto delle persone e dell’ambiente, radicato nella sua filosofia aziendale di ‘Loved by Citizens, Working for Citizens’. Nel dicembre 2019 è stata rivista la sua politica ambientale, che costituisce la base delle misure ambientali del Gruppo, per promuovere una gestione ambientale globale volta a realizzare una società civile sostenibile. Nell’aprile 2020 abbiamo anche rivisto la Citizen Group Environmental Vision 2050, che si impegna a decarbonizzare e utilizzare le risorse in modo sostenibile con emissioni di CO₂ praticamente pari a zero, e la nuova formulazione ‘The Citizen Group Resource Recycling Vision’. Riprova della centralità per il Gruppo Citizen dei valori che oggi costituiscono i principi fondanti di Transizione 5.0, “Creating new value – going beyond the existing value” fu il concept con cui Citizen Machinery partecipò a JIMTOF2022, 31st Japan International Machine Tool Fair, e di cui Citizen Macchine Italia fu testimone in quei giorni. Il significato era la volontà di creare nuovi valori in cui dalla integrazione di know how e tecnologie venissero sviluppate macchine in grado di perseguire gli obiettivi di produttività, efficienza e sostenibilità, secondo il principio di ‘mass customization’ nella quale le specifiche esigenze dei clienti coesistono con l’efficienza della produzione di massa“.

I dati sulle macchine utensili, produzione, vendita, export e altri parametri non sono brillanti. Che influenza hanno i seguenti fattori su questi risultati: incentivi 4.0, incertezza su alcune traiettorie tecnologiche definite a Bruxelles, problematiche generazionali e manageriali?

Indubbiamente crisi di carattere geopolitico e di settore, quale quello auto motive, hanno contribuito a tali non positivi risultati. Le sfide che il mercato ci pone oggi sono mutevoli e spesso insidiose. Non si tratta solo di competizione con altri marchi che operano nel nostro settore, ma c’è una forte componente di incertezza che genera una domanda altalenante e difficoltà nell’interpretare i reali bisogni delle imprese. A queste criticità Citizen Macchine Italia risponde mettendo in campo una grande flessibilità e una attenta capacità di ascolto per seguire e, se possibile, anticipare i trend di mercato. Da quanto infatti è emerso dal nostro Company Meeting di fine anno 2024, Citizen Macchine Italia non solo è riuscita a consolidare il proprio ruolo di leader di mercato in Italia, ma è stata in grado anche di conseguire la migliore prestazione di ordini macchine rispetto a tutti i partner europei del Gruppo. Il raggiungimento di tale risultato è frutto anche di un costante e strutturato investimento sul capitale umano aziendale, previsto nel precedente Middle Term Plan 2020-2025. Ne è esempio il progetto CMI Academy che non solo ha formato tecnici talentuosi che ricevono menzioni di merito da parte dei Clienti, ma che è stato anche esportato sia in Europa che in Giappone. Molto importante è anche la costituzione della nuova sede di Camerano che ha definito e consolidato il proprio ruolo quale punto di riferimento per il centro/sud Italia, in termini di macchine installate, servizi post vendita e corsi di formazione, oltre che luogo di svolgimento eventi di condivisione conoscenze interdisciplinari. Essere protagonisti come gruppo da oltre 100 anni dell’industria manifatturiera mondiale è il frutto di una visione di sistema, in cui l’obiettivo è sviluppare soluzioni in grado di rispondere a sfide sempre più complesse e di tradursi in valore per i clienti. Efficienza e flessibilità degli impianti sono i punti cardinali dello sviluppo delle nostre tecnologie per l’evoluzione dei processi produttivi ottenendo risultati concreti e misurabili. Da sempre votata alla digitalizzazione delle aziende, Citizen Macchine Italia reinveste gran parte degli utili in innovazione, attuando un aggiornamento continuo che consideri sia gli avanzamenti tecnologici, che i nuovi sistemi di gestione integrata, per interconnettere i macchinari e gestire automaticamente tutte le fasi della produzione“.

Può confermare che le tendenze del mercato manifatturiero virano sempre più verso l’automazione, la digitalizzazione e la sostenibilità? Se sì, quale è la risposta tecnologica delle Sue macchine? La macchina intelligente è una realtà vicina o una aspirazione in attesa di tempi migliori?

La tendenza è confermata dai fatti così come la smart factory costituisce il naturale risultato di tale tendenza. Per soddisfare la richiesta di una produzione sempre più ‘smart’ e automatizzata che possa competere sui mercati globali, Citizen propone macchinari multitasking dotati di tecnologie rivoluzionarie in grado di fare la differenza in produzione. La tornitura oscillante a bassa frequenza, LFV – Low Frequency Vibration Cutting, è un brevetto Citizen studiato per programmare la forma del truciolo, andando ad eliminare i problemi ad esso correlati, per tornire diversamente tramite movimenti oscillanti sincronizzati che permettono all’utensile di staccarsi ciclicamente dal materiale. Una tecnologia innovativa che incrementa e migliora la produttività riducendo sensibilmente, o addirittura eliminando, l’utilizzo di refrigerante ad alta pressione. Citizen ha inoltre integrato sui propri modelli di macchine la tecnologia di taglio laser per soddisfare le crescenti richieste del mercato di applicazioni che consentano di lavorare dettagli e componenti molto piccoli e particolarmente complessi e di realizzare microfresature e microforature senza contatto utensile. La serie GN offre torni CNC per la lavorazione di materiali temprati, disegnati e costruiti per ottenere la massima precisione, senza alcuna dispersione termica e con la massima rigidità, il tutto con un design estremamente compatto che permette di ottimizzare gli spazi nelle linee di produzione. Le macchine Citizen sono inoltre gestite da software intelligenti in grado di fornire dati in tempo reale sull’efficienza complessiva degli impianti e di rendere operativa la fabbrica digitale monitorando gli avanzamenti delle commesse e la gestione delle risorse ed interfacciandosi con gli operatori anche per la manutenzione programmata o straordinaria. Human Machine Interface, ad esempio, è una piattaforma che fornisce all’utilizzatore dati e informazioni sulla macchina in tempo reale. MES – Manufacturing Execution System – è una suite software che gestisce le informazioni relative alla produzione in modo bidirezionale e in real time, grazie all’interfaccia di macchine e operatori in un sistema fluido ed integrato; abilita la fabbrica smart grazie allo scambio di dati continuo con il reparto produttivo, le macchine e gli operatori coinvolti nelle varie fasi di lavorazione. Come detto in precedenza, l’attuale sfida per le aziende produttive riguarda la sostenibilità e, però non solo da oggi, Citizen Macchine Italia vuole contribuire in modo responsabile ad adempiere gli obiettivi della sostenibilità ambientale. Per questo, investe costantemente per progettare e realizzare impianti non solo più performanti, ma anche più green e meno inquinanti. Le tecnologie Citizen sono già in grado di tradurre il principio di efficienza sostenibile in risultati concreti e misurabili, ad esempio riducendo il consumo energetico, sia attraverso la tecnologia Eco-Monitor, grazie ad un dettagliato monitoraggio dei consumi energetici e all’energia rigenerativa che viene reimmessa nella macchina, sia attraverso le tecnologie già citate”.

Citizen Macchine Italia è da sempre un pregiato fiore all’occhiello nel settore delle fantine mobili e a testa fissa: a quali macchine innovative e a quali soluzioni di esigenze applicative desidera dedicare la sua attenzione in questa sede?

La tornitura ha un ruolo determinante nell’industria manifatturiera: per questo motivo i torni sono sempre più sofisticati, più efficienti e precisi, per essere altamente produttivi e nel contempo flessibili. Citizen Macchine Italia riesce a coniugare ai massimi livelli tecnologici la tornitura a fantina mobile e la tornitura a testa fissa, per soddisfare le esigenze sempre più spinte nei più svariati settori manifatturieri: dall’automotive all’aerospace, al biomedicale, al dentale, all’orologeria e alla gioielleria, compresa la bigiotteria e tutto il comparto moda. E, grazie alla propria capacità di innovazione, è in grado di supportare le imprese nel loro sviluppo, fornendo macchinari di ultima generazione e strumenti che garantiscono prestazioni elevate e ottimizzazione dei processi. L’orientamento futuro perseguirà la nostra strategia di fornire alle imprese, prima ancora che macchinari, valore aggiunto in termini di consulenza personalizzata pre e post vendita e di assistenza continua, perché l’industria manifatturiera possa trarre il massimo beneficio concreto dagli investimenti nelle nostre tecnologie“.

Tecnologia di tornitura oscillante a bassa frequenza LFVANX42-SYY LFV

Una macchina che apre nuovi scenari di possibilità, anche grazie alla tecnologia LFV, essendo infatti la prima macchina Miyano dotata dell’avanzata tecnologia di tornitura oscillante a bassa frequenza LFV a garanzia della massima efficienza. Guide lineari, e motore integrato in ciascun mandrino, si traducono in una estrema velocità e in tempi di accelerazione e decelerazione più brevi. Inoltre le due torrette a 12 stazioni motorizzabili entrambe dotate di asse Y, il contromandrino con asse X, e il pannello di controllo HMI di ultima generazione, rendono possibili lavorazioni complesse tra cui lavorazioni simultanee a 3 assi, lavorazioni sovrapposte, e con doppio asse Y.

Macchina con passaggio barra fino a 25 mm

Macchina con passaggio barra fino a 25 mm, anche nella versione L32-XII ATC LFV con passaggio barra fino a 38 mm, e con un magazzino utensili (ATC) a dodici postazioni in supporto dell’asse B controllato. Asse B quindi con un totale di tredici stazioni utensili motorizzati a 12000 giri e 2.2 KW di potenza che permettono una flessibilità senza precedenti, perfettamente in sintonia con le necessità legate alle numerose lavorazioni inclinate che contraddistinguono la tipologia di produzione in settori quali medicale, dentale e moda (esempio occhialeria e gioielleria). Una macchina, che non solo rende l’attrezzaggio più veloce grazie alla possibilità di integrare un presetting esterno che passerà automaticamente le varie geometrie, ma che garantisce anche un’ulteriore e migliore produttività, grazie alla tecnologia LFV di cui dotata.

Michele Rossi

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