Si è concluso da qualche giorno il 2024 e per il manifatturiero italiano è dunque tempo di bilanci. Di seguito una breve panoramica sullo stato di salute della produzione industriale nel nostro paese, unitamente a due focus dedicati ai settori plastica e gomma e trasmissioni di potenza.
Tecnologie per plastica e gomma: segnali di rallentamento
Le statistiche Istat del commercio estero italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma nel primo semestre 2024, a confronto con l’analogo periodo 2023, confermano il progressivo deterioramento di entrambe le correnti di scambio. Infatti – in base alle elaborazioni del Centro Studi Mecs dell’associazione di categoria Amaplast – dopo il consuntivo 2023 con segno più sia per l’import che per l’export, nel corso dei primi mesi del 2024 il trend degli acquisti dall’estero è risultato costantemente in calo rispetto al corrispondente periodo del 2023 e nel secondo trimestre è andato peggiorando fino alla doppia cifra; ciò è sintomo di una minore propensione agli investimenti che si colloca in un contesto di economia generale e di produzione industriale in contrazione.
Il periodo si è quindi chiuso con un calo di 12 punti, per un valore di 483 milioni di euro, con importazioni in deciso calo da tutti e tre i primi paesi di provenienza ovvero Germania, Cina, Austria.
Per le esportazioni il semestre si è chiuso ancora con un segno positivo (+2,5% a 1.73 miliardi di euro), ma in tendenziale attenuazione nella sua intensità, a causa di una minore domanda per numerose tipologie di macchinari – tra le quali anche diverse di notevole peso sul totale – e per gli stampi. Del resto, le forniture alla Germania, storico primo partner dei costruttori italiani, attualmente alle prese con una congiuntura sfavorevole e un quadro politico interno complesso, risultano ben poco vivaci e quelle agli Stati Uniti (seconda destinazione), mantenutesi su alti livelli negli ultimi anni, arretrano leggermente.
Restando nell’ambito delle prime dieci destinazioni, si osservano trend diametralmente opposti. Le forniture agli altri mercati Ue che vi rientrano – ovvero Spagna, Polonia e Francia – registrano rispettivamente un calo del 13% e del 32%, nonché una sostanziale stabilità. Quelle ai paesi extra Ue mostrano invece incrementi a doppia cifra, come il +26% del Messico, il +36% della Cina, il +50% della Turchia, il +22% dell’India, il +24% del Regno Unito.
A livello delle principali macro aree, in media risultano in deciso aumento le esportazioni verso il Far East, il Nordamerica (esclusi gli Stati Uniti), l’Europa extra Ue e l’Africa subsahariana.
La citata debolezza dell’interscambio italiano con la Germania è confermata dai più recenti dati (riferiti al gennaio-luglio 2024) forniti dalla locale associazione dei costruttori di macchine per plastica e gomma (VDMA), che evidenziano un calo di venti punti della raccolta ordini e di nove del fatturato; in entrambi i casi il mercato domestico è molto più in sofferenza rispetto all’export.
Le aziende italiane mostrano pertanto una certa preoccupazione per l’andamento del comparto e le loro attese per i mesi a venire sono decisamente caute, alla luce dei negativi indicatori macroeconomici, delle turbolenze che caratterizzano i mercati, delle incognite che condizionano l’industria nel suo complesso, in particolare per quanto riguarda il percorso di transizione energetica.
Al di là delle statistiche, si rileva come la raccolta ordini 2024 in Italia sia ancora tendenzialmente negativa, però con differenze anche sostanziali tra le varie tecnologie. Dopo un primo trimestre particolarmente negativo, nei mesi a seguire si è percepito qualche debole segnale di ripresa.
In parallelo, i dati Istat all’export di segno positivo riflettono ancora gli ordini di impianti complessi, con tempi di consegna di 6-9 mesi e oltre, incamerati sul finire dello scorso anno. Stante la situazione è lecito attendersi a consuntivo d’anno una contrazione del fatturato, rispetto al livello del 2023.
Produzione industriale italiana: -3,3% rispetto al 2023
Nei primi 9 mesi del 2024 la produzione industriale italiana è scesa del -3,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ciò a causa di un marcato calo nel 1° trimestre (-1,4% congiunturale), che si è poi attenuato progressivamente verso la fine della primavera (-0,9% nel 2°). Nonostante questo, i dati del 3° trimestre sono rimasti negativi, con un’ulteriore riduzione di -0,6%.
Le prospettive per i prossimi mesi sono legate al recupero di consumi e investimenti in Italia e in Europa, che avverrà, ma lentamente, grazie alla lenta risalita del reddito disponibile e al taglio dei tassi.
Trasmissioni di potenza e componentistica: resilienza e flessibilità del settore
Il comparto dell’industria italiana della componentistica e delle tecnologie meccatroniche per la potenza fluida, la trasmissione di potenza, il controllo e l’automazione intelligente dei prodotti e dei processi industriali, rappresentato da Federtec, conferma i valori di assoluto rilievo all’interno del panorama manifatturiero italiano, dimostrando resilienza e flessibilità, anche di fronte a uno scenario economico e geopolitico estremamente complesso.
Il fatturato complessivo del settore è aumentato dell’1,8% nel 2023, raggiungendo un valore di oltre 14.7 miliardi di euro. Sebbene si tratti di una crescita più contenuta rispetto all’anno precedente, evidenzia comunque una solidità nel panorama economico industriale.
Le esportazioni hanno registrato un ulteriore incremento del 2,9% rispetto al 2022, con un valore prossimo ormai ai 9 miliardi di euro. Le consegne interne hanno evidenziato una stabilità nel 2023, attestandosi a 5.8 miliardi di euro, mentre le importazioni sono scese leggermente (-3,6%), per un valore totale di 4.6 miliardi di euro. Conseguentemente il saldo commerciale è cresciuto, con un aumento dell’11,2% nel 2023, raggiungendo un valore assoluto di oltre 4.2 miliardi di euro.
Nel dettaglio, nel 2023 il fatturato del settore fluid power ha registrato un lieve aumento dell’1,1% rispetto all’anno precedente, per un valore di 4.8 miliardi di euro; allo stesso modo, il comparto mechanical power transmission ha mostrato un incremento di fatturato del 2,1% nel 2023, attestandosi a 9.9 miliardi di euro.
Le esportazioni nel settore della potenza fluida hanno continuato a crescere, seppur a un ritmo più contenuto, con un aumento del 2,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 3.2 miliardi di euro nel 2023.
Nel settore delle trasmissioni meccaniche le esportazioni hanno registrato un aumento del 3%, pari a 5.7 miliardi di euro, confermando così un buon andamento sui mercati esteri.
Analizzando i dati del fluid power, nel 2023 il comparto oleoidraulico ha registrato variazioni positive per quanto riguarda la produzione (+2,4%), la cui performance è stata trainata dall’export (+4,0%), mostrando valori migliori rispetto alla pneumatica, che evidenzia variazioni negative su tutte le voci ad eccezione dell’import (+1,3%).
Per quanto riguarda la produzione nazionale, per il comparto mechanical power transmission, fatta eccezione per cuscinetti e sistemi lineari, che segnano una contrazione dell’1,1%, si registrano variazioni positive per tutte le altre categorie merceologiche, in particolare per il settore degli elementi di trasmissione, con un incremento del 5,9% rispetto all’anno precedente. La Germania si conferma il principale partner commerciale, sia per l’export sia per l’import, per l’intero comparto rappresentato da Federtec.
Simonetta Stella