Come tenere sotto controllo il consumo dell’energia e pianificare il risparmio grazie ad alcuni accorgimenti e all’aiuto dell’intelligenza artificiale.
In questo articolo parliamo di un caso specifico: l’azienda di Marco, seppur di piccole dimensioni, è una consolidata realtà manifatturiera che sorge in mezzo alle vaste campagne della Pianura Padana e, fin dalla sua fondazione, si è sempre occupata prevalentemente di piegatura della lamiera per conto terzi. Il titolare si considera figlio d’arte, giacché il padre, in giovane età, lavorava nel settore dedicandosi anche lui di taglio e piega della lamiera attraverso l’impiego di cesoie a ghigliottina e presse piegatrici oleodinamiche a barra di torsione.
Recentemente, per ampliare la gamma dei servizi offerti, grazie ai vari incentivi a livello nazionale, ha introdotto anche la lavorazione del taglio della lamiera dotandosi di un performante impianto laser. Il problema che tormenta maggiormente Marco, da quando ha inserito in azienda il taglio laser è quello legato a un aumento del consumo di energia.
Per cercare di abbattere queste spese, nell’ultimo periodo ha messo in atto diversi accorgimenti facendosi consigliare da collaboratori, amici e finanche da qualche persona esterna all’impresa. Come prima azione ha cambiato il fornitore dei servizi elettrici. Tuttavia, dopo qualche mese in cui aveva visto calare i costi legati al consumo di energia, il problema si è presentato nuovamente. Per cercare di abbassare l’importo di questa voce di spesa ha provato anche a far lavorare i dipendenti in fasce orarie dove, ipoteticamente, il costo legato all’energia pareva essere inferiore, ma senza ottenere i risultati sperati.
Ha anche fatto analizzare la situazione a un tecnico il quale gli avrebbe suggerito di apportare modifiche all’impianto elettrico per adeguarlo alle nuove macchine presenti in azienda. Il costo non sarebbe troppo elevato; tuttavia, al momento, non si è ancora mosso concretamente in nessuna direzione.
Cosa fare?
Il problema che affligge Marco e la sua piccola realtà industriale di servizi conto terzi per il mondo della lamiera è simile, almeno nelle dinamiche, a quello di molte altre aziende del settore disseminate su tutto il territorio nazionale.
Come cercare di fare fronte a questo dilemma e riuscire nell’intento di risparmiare sul costo dell’energia elettrica? Innanzitutto sarebbe utile, quando opportuno, “fare una foto” della situazione attuale per rendersi conto della condizione esistente, per poi passare a verificare quali opportunità sarebbe possibile mettere in campo per migliorare lo stato dell’arte. In questo frangente si consiglia di avvalersi di professionisti, magari indipendenti e non legati a chi eroga le forniture di servizi, al fine di ottenere un’analisi mirata e il più possibile incondizionata.
Le soluzioni prefigurate per l’azienda di Marco sono molteplici: sono state prese in esame azioni come l’adozione di un nuovo impianto di rifasamento, in sostituzione di quello oramai obsoleto e inadeguato presente, nonché l’installazione di sistemi complementari per l’energia, primo fra tutti un impianto fotovoltaico. Tuttavia, prima di passare all’azione è stata studiata in dettaglio la situazione, si è analizzato e programmato ciò che andava messo in pratica per poi procedere verso una direzione ben precisa.
Senza addentrarsi troppo in tecnicismi, l’adozione di un impianto di rifasamento fornisce un notevole numero di vantaggi come, ad esempio, minori cali di tensione e un consumo inferiore di energia per i macchinari. Per questa tipologia di impianto sono possibili più soluzioni, sulla base delle esigenze aziendali: una riguarda il rifasamento centralizzato, il quale implica tutto l’impianto, un’altra il rifasamento distribuito che si focalizza, generalmente, su un singolo carico; oppure, ancora, sarebbe possibile adottare quello per gruppi di carico.
Prima di optare per una soluzione a scapito dell’altra sarebbe dunque opportuno interpellare un professionista in grado di analizzare le esigenze aziendali, valutare e consigliere la soluzione maggiormente idonea ed eventualmente fornire indicazioni per ottimizzare l’impianto. Marco è stato indirizzato verso un impianto di rifasamento centralizzato che, oltre ad essere una scelta economica, risulta anche la più semplice e diffusa all’interno delle piccole realtà industriali.
Avrebbe sicuramente potuto orientarsi verso una soluzione più performante come quella per gruppi di carico, ma sarebbe stata indubbiamente un’opzione più costosa e non di semplice messa a punto e gestione per la sua realtà manifatturiera.
La svolta
Dal punto vista economico, già dal primo mese di utilizzo del nuovo impianto l’azienda ha riscontrato un risparmio sul costo dell’energia elettrica, a parità di ore lavorate dalle macchine, di diverse centinaia di Euro rispetto al periodo precedente. Ovviamente, questo è un dato che deve tenere conto di diversi elementi in fattura.
Continuando il monitoraggio dei dati, e attuando una costante messa a punto dell’impianto, questo potrebbe migliorare la sua performance stimando di risparmiare, a seconda delle condizioni, diverse migliaia di Euro all’anno. Così facendo in un periodo piuttosto breve si andrebbe a coprire ampiamente il costo iniziale sostenuto per il nuovo impianto di rifasamento. Inoltre, lavorare anche sui processi, in un’ottica di automazione della produzione, cercando di snellirli e gestendoli al meglio può contribuire a ottimizzare i consumi e aumentare il risparmio energetico.
Conclusioni
Per l’azienda di Marco, se in futuro ci saranno le condizioni, cercherà di sfruttare le ampie coperture del capannone di proprietà per installare un impianto fotovoltaico. Così facendo otterrà un ulteriore risparmio energetico ed economico e, al tempo stesso, una significativa diminuzione dell’impatto ambientale nonché una maggiore salvaguardia per l’ambiente. In questo ambito, come nel caso dell’impianto di rifasamento, potrebbe essere interessante l’impiego dell’IA.
Esistono sistemi che attraverso l’intelligenza artificiale monitorano nel tempo i consumi dell’edificio nonché dell’ambiente circostante e che, attraverso l’analisi anche di altri fattori e controlli, assumono decisioni intelligenti per permettere all’azienda di consumare meno. Questo è possibile sia livello di edificio ma anche più specificatamente di macchine singole e impianti complessi. I consumi vengono dunque monitorati nel tempo, analizzati e utilizzati per le scelte future. Quest’ultimo descritto, probabilmente, sarà il prossimo passo che compirà una realtà industriale come quella di Marco per ottimizzare i costi.
Intanto per ora studia la situazione e pensa al suo impianto di rifasamento come un punto di partenza verso un sempre maggiore risparmio energetico e, soprattutto, orientato il più possibile a una sostenibilità per l’ambiente a beneficio suo e delle giovani generazioni a venire.