Se da un lato l’adozione della produzione additiva cresce sempre più velocemente in molti settori industriali cruciali, la vera sfida è rappresentata dai materiali resistenti alla corrosione. Nell’ambito di questo cambiamento di paradigma e della potenziale crescita produttiva della stampa 3D industriale il ruolo della resistenza alla corrosione diventa un fattore critico. Sebbene i metalli preziosi come l’iridio, l’oro, il platino e il rutenio siano famosi per la loro resistenza alla corrosione, e punto di riferimento per valutare le prestazioni di metalli alternativi, la loro scarsità e il loro costo elevato ne limitano l’uso diffuso. Fondamentale, quindi, considerare l’ambito di applicazione e l’uso del materiale che giustificherebbe le applicazioni in settori come l’ingegneria marittima o l’energia.
Una possibile soluzione
Il recente sviluppo della EOS CopperAlloy CuNi30 emerge come opzione interessante per gli impieghi che richiedono resistenza alla corrosione. Sviluppata per la Marina degli Stati Uniti e testata in collaborazione con Phillips Federal e Austal USA, EOS CopperAlloy CuNi30 offre una miscela di forza e resistenza alla corrosione, soddisfacendo le rigorose specifiche indicate dalla norma ASTM B369-09.
La produzione tradizionale di applicazioni in lega di CuNi prevede la fusione, un processo che può essere costoso e limitato da test e requisiti di qualità, mentre EOS CopperAlloy CuNi30, abbinato alla qualità e alla produttività delle piattaforme EOS, consente di superare queste criticità. La combinazione non solo soddisfa gli stringenti requisiti applicativi, ma apre la strada a nuove capacità di progettazione e produzione offerte dalla stampa 3D industriale. Infine, la possibilità di produrre parti a livello regionale, locale e on demand costituisce un ulteriore vantaggio.