Durante la recente Open House “Futuro Lamiera” che Salvagnini ha tenuto a battesimo dal 28 al 30 settembre scorso, ampio risalto è stato dato alle tecnologie e soluzioni, alcune delle quali in anteprima assoluta, che saranno messe in mostra al grande pubblico durante la prossima fiera Blechexpo in programma a Stoccarda dal 7 al 10 novembre prossimi.
A spiccare sono soprattutto due anteprime mondiali, il laser L5 e la nuova soluzione Impacts. Andiamo a conoscerle più nel dettaglio.
LASER L5: sostenibilità, automazione compatta e funzionalità smart
Un design brevettato all’avanguardia, una proposta di automazione estremamente ampia e un ventaglio di soluzioni avanzate per il controllo e l’efficienza di processo sono i capisaldi su cui Salvagnini ha costruito il laser L5.
Un sistema ad alte dinamiche particolarmente performante su spessori medi e sottili, con consumi ridotti e costi di esercizio competitivi, destinato ad un utilizzo trasversale, indipendente da applicazioni, materiali e spessori perché equipaggiato con una testa di taglio unica che consente di tagliare tutti gli spessori e i materiali lavorabili.
8kW a elevata densità di potenza e alto rendimento
Salvagnini ha recentemente introdotto nel proprio portafoglio prodotto una sorgente 8KW ad alta densità di potenza che garantisce velocità di taglio superiori a qualsiasi altra sorgente a 8KW tradizionale, e che fino a 6 mm raggiunge velocità di taglio addirittura superiori a quelle di una sorgente a 10kW. A Blechexpo Salvagnini presenta, in anteprima mondiale, un’ulteriore evoluzione, la nuova sorgente 8kW ad alta densità di potenza ad alto rendimento: è una sorgente ad alta efficienza, che garantisce un rendimento superiore al 50%, valori mai visti prima per una sorgente di taglio.
Questa nuova proposta, oltre che dal punto di vista delle prestazioni, può rivelarsi estremamente vantaggiosa per la sostenibilità economica: ridurre la potenza della sorgente mantenendo elevate velocità di taglio significa, a parità di prestazione, ridurre i consumi di energia e di gas. E oltre a un minor consumo collegato direttamente alla sorgente, consente anche di ridurre la taglia del refrigeratore. I consumi sono quindi sovrapponibili a quelli di una sorgente a 6kW.
A Stoccarda in configurazione con l’automazione di ADC
Nella configurazione presentata a Stoccarda, L5 è alimentata da ADC, automazione compatta per carico e scarico della lamiera. I suoi punti di forza sono l’ingombro ridotto, il tempo ciclo rapido e l’installazione veloce.
Anche ADC, come tutte le automazioni Salvagnini, è equipaggiata con la nuova tecnologia AVC, adaptive vacuum control. AVC monitora costantemente il grado di vuoto nelle ventose in presa, e attiva la generazione di vuoto solo quando necessario: la riduzione nei consumi di aria compressa è di circa il 90%. ADC utilizza per le attività di carico/scarico pettini dotati di cinghioli, che depositano la lamiera facendola scivolare piano piano: un’accortezza che azzera il rischio di danneggiare il materiale o le parti tagliate.
IMPACTS: monitorare, ottimizzare, ridurre i costi
Il Laser L5 presente in fiera sarà equipaggiato con Impacts, il nuovo prodotto che misura il consumo puntuale di energia elettrica, aria compressa e gas d’assistenza dei sistemi Salvagnini. È il primo passo per arrivare a calcolare i volumi di CO2 equivalenti di ciascun singolo componente prodotto. Impacts permette di monitorare, prendere consapevolezza dei propri consumi, ottimizzarli e ridurli. Aumenta la profittabilità, perché ridurre i consumi significa ridurre i costi operativi.
Le tecnologie Salvagnini hanno un impatto positivo anche sulla sostenibilità delle aziende che le utilizzano perché minimizzano scarti e sprechi: di tempo e risorse, di materiali, di energia. Per oggettivare questi consumi ridotti, Salvagnini introduce Impacts. I requisiti hardware richiesti sono minimi e si limitano all’installazione sui sistemi di sensori specifici, dedicati al rilevamento dei consumi. I dati raccolti sono quindi condivisi in tempo reale con diversi strumenti e servizi, che permettono di aggregarli e visualizzarli in modi differenti.
Energia elettrica, aria compressa e gas sotto controllo
Oggi con Impacts è possibile misurare il consumo puntuale di energia elettrica, aria compressa e gas d’assistenza. L’obiettivo futuro è quello di arrivare a calcolare i volumi di CO2 equivalenti prodotti durante l’intero processo industriale, con una granularità che possa arrivare a evidenziare i volumi di CO2 equivalenti di ciascun singolo componente prodotto.
Le modalità di aggregazione dei dati di Impacts dipendono dagli strumenti e dai servizi utilizzati per visualizzarli: FACE, l’interfaccia uomo-macchina Salvagnini per tutta la gamma prodotto, e LINKS, la soluzione IoT Salvagnini che monitora le prestazioni dei sistemi.
Quali sono i benefici garantiti da Impacts?
Monitorare e prendere consapevolezza dei propri consumi è il primo passo per una loro ottimizzazione e riduzione. In un’ottica di business il primo beneficio è l’aumento della profittabilità, perché ridurre i consumi significa anche ridurre i costi operativi. Il secondo sono una maggiore sostenibilità ambientale e una maggior responsabilità sociale d’impresa. Il terzo è l’adesione alle più attuali normative ambientali, che in molti paesi sono diventate o diventeranno presto più severe, imponendo limiti alle emissioni di CO2 e promuovendo l’efficienza energetica. Il quarto, ma non meno marginale, è la possibilità di accedere a incentivi finanziari e fiscali per le aziende che investono in macchinari ad alta efficienza energetica che sono spesso previsti all’aggiornamento dei quadri regolatori nazionali.
A Stoccarda i consumi di tutti i sistemi allo stand Salvagnini saranno misurati da Impacts con logiche personalizzate: verranno rivelati solamente i consumi di energia elettrica della pressa piegatrice B3, i consumi di energia elettrica e aria compressa della pannellatrice P2 e i consumi di energia elettrica, aria compressa e gas d’assistenza del laser L5.
Ad avvalorare quanto emerso dal sondaggio è la testimonianza di tre aziende, diverse per tipologia e settori di applicazione, che si sono dotate di tecnologie automatizzate non solo per ottimizzare i propri flussi operativi ma anche per rendere più efficiente i processi in funzione delle esigenze di produzione e delle richieste del mercato.
L’automazione, insomma, non è più una scelta dettata dalla passione degli imprenditori per le tecnologie o da efficientamento del processo produttivo, ma è ora una questione di sopravvivenza aziendale.