Con la fotopolimerizzazione programmabile, evoluzione della tecnologia DLP (Digital Light Processing), è possibile produrre pezzi funzionali, stampati in 3D, per uso finale. Luce, temperatura, forze di trazione e pneumatica vengono gestite in modo ottimale da un software che permette di ottenere pezzi con la stessa qualità di quelli stampati con il tradizionale metodo a iniezione.
Ma come funziona la tecnologia P3 in dettaglio? Quali materiali si possono utilizzare? Quali sono i settori e le applicazioni ideali? Che vantaggi porta rispetto allo stampaggio a iniezione?
Di tutto ciò parleremo nel nostro live webinar in programma per il prossimo 20 settembre alle 11.00
Antonio di Leo e Gustavo Hernandez di Stratasys vi parleranno della tecnologia P3 e della macchina. Ma per confermare la qualità e l’affidabilità della stampante Origin One di Stratasys interverrà anche anche un utilizzatore che da qualche tempo sfrutta i vantaggi di questo “nuovo” modo di produrre.
I punti di forza della Origin con tecnologia 3D Stratasys?
- Capacità di stampare (un’ampia gamma di materiali ad alte prestazioni) – Sistema aperto di materiali
- Qualità dei pezzi di livello industriale: finitura superficiale
- Precisione/Qualità dei pezzi simile allo stampaggio a iniezione: rugosità superficiale (2µm Ra); tolleranze fino a +/- 50 µm; caratteristiche minuscole e texture sottili
- Agilità: facile passaggio a materiali e parti diversi su una sola stampante
- Post-processing ridotto al minimo
Settori e applicazioni ideali:
- automotive
- ferroviario
- trasporti
- aerospaziale
- difesa
- attrezzature industriali
- prodotti di consumo
- centri servizi
- dentale
A chi si rivolge il webinar?
- manager di prodotto
- ingegneri e tecnici di produzione
- responsabili Additive Manufacturing
- addetti al design e alla prototipazione
- titolari e responsabili di aziende di produzione