Nel quarto trimestre 2022, l’indice degli ordini delle macchine tessili, elaborato dall’Ufficio Studi di Acimit, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, ha segnato un deciso calo rispetto al periodo ottobre-dicembre 2021 (-35%). In valore assoluto l’indice si è attestato a 83,6 punti (base 2015=100). La flessione degli ordini è stata pari al 34% sul mercato interno, mentre all’estero il calo è stato del 37%. In Italia il valore assoluto dell’indice si è fissato a 155,4 punti, mentre sui mercati esteri il valore è stato di 75,8 punti. Su base annua, l’indice degli ordini segna una diminuzione del 18% e un valore assoluto di 110,4 punti. La flessione degli ordinativi all’estero è stata del 17%, mentre la raccolta ordini in Italia è risultata del 28% calo rispetto a quanto osservato nel 2021.
Le difficoltà di un comparto
«I dati dell’indice degli ordini relativi al quarto trimestre confermano quanto già osservato nei precedenti trimestri del 2022 – ha commentato Alessandro Zucchi, presidente di Acimit –. Dopo il forte aumento osservato nel 2021 la diminuzione della raccolta ordini nell’anno passato risulta fisiologica. Inoltre, il protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina, con le relative conseguenze sul business quotidiano, e un quadro macroeconomico in cui a predominare è l’incertezza, hanno ulteriormente condizionato in negativo la raccolta di nuovi ordinativi».
Il dato dell’ultimo trimestre non fa prevedere un’inversione nel trend negativo nei primi mesi del 2023. Prezzi dell’energia in calo e un’inflazione, seppure ancora elevata, anch’essa in leggera flessione sono, però, segnali di un timido miglioramento anche per l’attività delle aziende del settore.
