I ricercatori dell’Universitat Autònoma de Barcelona (UAB) hanno sviluppato un materiale magnetico in grado di imitare il modo in cui il cervello immagazzina le informazioni.
Simulazione cerebrale
Basato sul nuovo paradigma dell’informatica neuromorfa, il materiale permette di emulare le sinapsi dei neuroni e, per la prima volta, l’apprendimento che avviene durante il sonno profondo. Tra i materiali che imitano la plasticità neuronale, ovvero la capacità di immagazzinare informazioni o dimenticarle, a seconda della durata e della ripetizione degli impulsi elettrici che stimolano i neuroni, spiccano le famiglie dei memresistivi, dei ferroelettrici, dei memoria di fase, degli isolanti topologici e, più recentemente, dei magneto-ionici.
Gli scienziati sono riusciti a produrre un materiale basato su un sottile strato di mononitruro di cobalto (CoN) su cui, attraverso un campo elettrico, si può controllare l’accumulo di ioni N a livello di interfaccia tra lo strato e un elettrolita liquido in cui è stato posto lo strato.
Tramite impulsi di tensione, è stato possibile emulare, in modo controllato, processi come la memoria, l’elaborazione delle informazioni, il loro recupero e l’aggiornamento, sempre controllato, delle informazioni senza tensione applicata.
La disposizione del materiale consente di governare le proprietà magnetoioniche non solo quando la tensione è applicata, ma anche quando questa viene rimossa. Una volta
che lo stimolo esterno di tensione scompare, la magnetizzazione del sistema può essere ridotta o aumentata, sulla base dello spessore del materiale e del protocollo con cui la tensione è stata precedentemente applicata. Questo nuovo effetto apre un’intera gamma di opportunità per il mondo del calcolo neuromorfico.