Nel quarto trimestre 2021 l’indice degli ordini per le macchine tessili elaborato da ACIMIT, l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine Tessili, ha segnato un incremento del 43% rispetto al medesimo periodo del 2020.
In valore assoluto l’indice si è attestato a 127,9 punti (base 2015=100). La crescita ha riguardato sia il mercato italiano che quello estero. In particolare, l’incremento per gli ordini interni è stato dell’83% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2020 e il suo valore assoluto pari a 234,6.
Gli ordinativi raccolti all’estero, invece, sono cresciuti del 36%, per un valore assoluto dell’indice pari a 116,4.
Su base annua, l’indice degli ordini segna un incremento del 95% e un valore assoluto di 128 punti. L’aumento degli ordinativi all’estero è stato del 79%, mentre la raccolta ordini in Italia è risultata pari al 204% in più rispetto a quanto osservato nel 2020.
Alessandro Zucchi, presidente di ACIMIT, ha così commentato: «Siamo di fronte a una ripresa del settore che non ci attendavamo. L’attività produttiva è tornata a livelli pre Covid. All’estero la domanda è stata robusta nella maggior parte dei mercati, mentre in Italia essa ha beneficiato degli incentivi 4.0».
Colli di bottiglia
Tuttavia, i tanti ordini da evadere diventano ora fonte di preoccupazione, vista la scarsità
di componenti e materie prime. A ciò si è aggiunto il caro energia. «Pur restando positivi attendiamo i prossimi mesi per capire quanto queste criticità, peraltro comuni a tutta la manifattura, potranno incidere sui conti delle nostre aziende – ha aggiunto Zucchi –. A tale proposito è auspicabile un intervento del governo più deciso e di carattere strutturale per calmierare gli attuali costi energetici».