La buccia d’arancia diventa legno trasparente eco-green

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Cinque anni dopo aver introdotto il primo materiale da costruzione il legno trasparente, i ricercatori del KTH Royal Institute of Technology, in Svezia, alzano nuovamente l’asticella dell’innovazione. Gli scienziati hanno trovato un modo per rendere il loro biocomposito rinnovabile al 100%. E per aumentare, al contempo, la translucidità. Come? Impiegando nel processo scarti di agrumi.

Un lavoro partito da lontano

Il legno trasparente ha visto la luce nel 2016 quando il team coordinato dal Prof. Lars Berglund ha manipolato il materiale per ottenere un prodotto con una trasmittanza ottica dell’85%. Il processo richiede la rimozione chimica della lignina dalle fibre di legno, formando delle nanoporosità nella struttura. Il passaggio è fondamentale, dal momento che la lignina assorbe la luce. Ma non basta questo a rendere trasparente il prodotto che a questo stadio si presenta di colore bianco. Nella ricetta originale per colmare i pori veniva impiegato il polimetilmetacrilato (PMMA), polimero termoplastico di origini fossile. Una preziosa aggiunta in grado di ripristinare la forza del legno e modificare l’indice di rifrazione del materiale; in altre parole, per raggiungere l’alta trasmittanza ottica sopracitata.

Per rendere il loro legno trasparente ancora più ecologico, il gruppo di ricercatori ha sostituito il PMMA con il limonene acrilato, un monomero a base di limonene, la molecola che dà l’odore agli agrumi. L’acrilato di limonene è ottenuto da fonti rinnovabili, come i rifiuti della buccia che possono essere riciclati dall’industria del succo d’arancia. L’aggiunta non ha solo migliorato l’ecologia del biocomposito. La nuova versione offre una trasmissione ottica del 90% con uno spessore di 1,2 mm.

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