Un nuovo finanziamento per le operazioni M&A

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Per le imprese lombarde, e non solo, sono stati stanziati 65 milioni di euro finalizzati alla crescita di linee esterne, al cambio generazionale e al passaggio di proprietà.

Da fine ottobre ci sono interessanti novità per le imprese lombarde – e non solo. La società finanziaria di Regione Lombardia, Finlombarda S.p.A., ha infatti messo a disposizione 65 milioni di euro, attraverso un finanziamento molto interessante che viene offerto in compartecipazione con altri intermediari finanziari, a scelta tra banche italiane o comunitarie. L’attivazione del plafond è finalizzata alla concessione di liquidità alle impre- se, per poter perfezionare una serie di operazioni straordinarie quali fusione e acquisizione, ricorrendo anche al cosiddetto Leveraged/Family/Management Buy-Out. Questo anglicismo, molto utilizzato negli ultimi anni, è una tecnica di acquisizione di azienda mediante il ricorso all’indebitamento bancario, ad opera di membri della famiglia controllante l’impresa, del management o dei lavoratori. Dunque, Finlombarda facilita questo passaggio di proprietà – generazionale o intraaziendale – supportando la leva finanziaria dell’operazione. Questo, affinché si possa smuovere il substrato imprenditoriale, facilitando l’attivazione di nuove opportunità, soprattutto in questo momento storico-economico.

I beneficiari

I 65 milioni di euro stanziati da Finlombarda sono destinati alle Pmi e alle Mid Cap, mentre sono escluse le microimprese. Per le definizioni delle tre suddette categorie si fa riferimento alla normativa europea, secondo cui una Pmi è un’impresa che rientra nella definizione riportata nell’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 (17 giugno 2014), con riferimento al numero di dipendenti, al fatturato o al totale di bilancio annuo. Media impresa è quella con effettivi (organico) inferiore a 250, con un fatturato o un totale di bilancio inferiore rispettivamente a 50 e 43 milioni. La piccola impresa, invece, ha meno di 50 dipendenti (o al massimo 50), con un fatturato o un totale di bilancio inferiore a 10 milioni, in entrambi i casi. Nello stesso Regolamento si parla anche di microimpresa, esclusa da questa tipologia di beneficio: addetti non oltre le dieci persone, fatturato o bilancio inferiore ai 2 milioni di euro. Le Mid Cap – che non rientrando nella definizione di Pmi – sono quelle con organico inferiore a un certo numero, definito di volta in volta (3 mila secondo Finlombarda, ma il limite può variare): il termine è l’abbreviazione inglese di “middle-size capitalization” e fa riferimento a società quotate caratterizzate da una media capitalizzazione. Tra i vari requisiti richiesti ai possibili beneficiari c’è il vincolo della sede legale e/o operativa che dovrà risultare in territorio lombardo, come da visura camerale; tuttavia anche le altre imprese (extra Lombardia) potranno richiedere il finanziamento a condizione che si impegnino ad istituire almeno una sede operativa nella regione entro e non oltre la prima erogazione del finanziamento. C’è poi il requisito dell’iscrizione al Registro delle Imprese – o ad altro registro/banca dati equipollente, nel caso di compagini straniere – così come il requisito dell’assenza di insolvenza et similia, a conferma quindi che la richiedente sia in una condizione di futura solvibilità (dunque sono escluse quelle che presentino, in fieri, condizioni di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo o procedimenti riconducibili).

È fatto obbligo, alla richiedente, di non essere inadempiente verso la riscossione delle imposte sul reddito e di non svolgere una serie di attività escluse (ovvero produzione, costruzione, promozione del gioco d’azzardo e delle attrezzature correlate; attività attinenti alla pornografia o proibite dalla normativa nazionale, nonché quelle richieste nel caso di provvista BEI). Questi requisiti devono sussistere dall’inizio, ovvero dal momento della richiesta di finanziamento, e andranno attestati tramite autodichiarazioni. Nel caso in cui il soggetto beneficiario sia una New.Co, i requisiti richiesti dovranno sussistere al momento in cui Finlombarda adotterà la delibera di concessione del finanziamento; nel caso in cui, invece, una da con l’impresa target, allo stesso modo i requisiti dovranno sussistere anche per l’impresa risultante dalla fusione (che sarà quindi il nuovo beneficiario del finanziamento).

 

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