I sottili strati di grafene che danno vita a strutture CNT, nonostante le dimensioni sottilissime, sono dotati di straordinarie proprietà conduttive estreme, robustezza e alta resistenza. I CNT, però, subiscono una contaminazione ambientale che fa perdere ai materiali le loro proprietà catalizzatrici.
Una possibile soluzione
Per ovviare a questo problema, i ricercatori dell’Università del Surrey mostrano il loro nuovo metodo per rivestire il catalizzatore dei CNT, ricorrendo a uno strato protettivo configurato che consente la diffusione del carbonio e, al tempo stesso, lo protegge dalla contaminazione ambientale.
Una svolta in termini di usabilità e applicabilità industriale dei nanomateriali di carbonio, se si pensa che è possibile prevenire l’inquinamento del catalizzatore da contaminazione ambientale, quale l’ossidazione e l’incisione involontaria del film di catalizzatore durante l’incisione con ioni reattivi o l’incisione a umido.
L’annosa questione legata allo scarso attaccamento dei materiali a base di nano-carbonio al substrato è stato risolto utilizzando questa tecnica unica. Con la messa a punto dello spessore dello strato protettivo, si ottiene un controllo accurato dell’alimentazione di carbonio al catalizzatore per far aumentare i numeri selezionati di strati di grafene o film CNT precisi.
Tutto contribuirà a stimolare la ricerca per liberare l’incredibile potenziale dei nanomateriali di carbonio e ottenere progressi nell’ambito applicativo dei sensori, batterie e supercondensatori.