Il punto sulle trasmissioni di potenza nelle macchine agricole semoventi.
Per macchine agricole semoventi si intendono quella miriade di macchine che lavorano nei campi e che non sono trattori agricoli; sono macchine per le quali occorre una trattazione specifica quando ci interessiamo alla trasmissione di potenza.
Dalla trasmissione meccanica a quella idrostatica
I primi esempi di macchine agricole semoventi in Italia risalgono agli anni ‘50 del secolo scorso e, come la mietitrebbia Laverda M60, il sistema di trasmissione era prettamente meccanico. La M60 montava un motore Fiat Diesel 305 B 106, 35 CV a 2600 rpm, variatore continuo a cinghia trapezoidale, cambio a 2 velocità e riduttori sulle ruote con catena doppia protetta da carter in lamiera, ruote anteriori motrici e posteriori direttrici. La trasmissione esclusivamente meccanica ebbe breve vita, non più di un paio di decenni, in seguito assistiamo alla prima rivoluzione che introdusse la trasmissione idrostatica. Era la soluzione ideale per questo tipo di macchine, qualunque fosse l’operazione a cui l’unità era dedicata, come il trattamento delle colture o la mieti-trebbiatura, qualunque fosse il tipo di raccolta a cui era destinata, come la barbabietola da zucchero o il pomodoro o altri ortaggi.