La bionica al servizio della manutenzione

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Festo ha progettato BionicFinWave, un robot subacqueo dotato di una pinna esclusiva che gli consente di nuotare autonomamente, anche lungo tubazioni con geometrie complesse, e di inviare i dati raccolti a dispositivi collegati in Wi-Fi.

Naturalmente all’avanguardia

La natura ci fornisce molteplici esempi di sistemi di propulsione, ideali per certi tipi di movimento in acqua. Grazie al loro ecoscandaglio naturale, i delfini e alcuni cetacei come i globicefali (le balene pilota) sono in grado di orientarsi anche in acque scure e torbide.

Anche i sottomarini utilizzano la tecnologia a ultrasuoni per determinare la loro posizione nello spazio circostante. I sensori a ultrasuoni sono in grado di calcolare le distanze anche in presenza di materiali trasparenti e sott’acqua.

Gli ingegneri del progetto “Bionic Learning Network” di Festo, ispirati dai movimenti ondeggianti delle pinne eseguiti da animali marini come la seppia e il pesce persico, hanno ideato BionicFinWawe. Si tratta di un pesce bionico che, grazie ai suoi sensori a ultrasuoni, è in grado di nuotare; con questa forma di propulsione, il robot subacqueo si può muovere autonomamente utilizzando un sistema di tubi in vetro acrilico.

 

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