Sensore HG-C, progettato per misurare … e non solo
Sull’onda del successo in tutto il mondo di HG-C, Panasonic estende questa serie di sensori di misura fino a coprire distanze oltre il mezzo metro. Si potrà così coprire una gamma di applicazioni ancora più vasta perché i due nuovi modelli possono misurare:
- da 120 mm a 200 mm con ripetibilità 0.2 mm e
- da 200 mm a 600 mm con ripetibilità 0.8 mm.
Nel settore automotive (ad esempio, tyre charger e wheel balancer), HG- C esegue il controllo usura pneumatico con maggiore semplicità e minore ingombro rispetto ai prodotti finora presenti sul mercato.
Nella lavorazione utensile, si potrà eseguire il controllo rettifica lavorando a distanze maggiori rispetto ad oggi.
Panasonic completa così il catalogo “long range” già disponibile per le altre due famiglie: HLG1 (middle range con porta di comunicazione seriale) e HLC2 (high end).
Soluzioni Panasonic: precisione e ripetibilità dall’entry level al top di gamma con un campo di lavoro che si estende dai 10 mm a oltre mezzo metro.
Applicazioni della tecnologia HG-C
Panasonic ha maturato competenza con la sensoristica, grazie anche a strumenti unici come la serie HG-C, con cui le esigenze di prestazioni vengono soddisfatti attraverso un prodotto semplice da usare.
HG-C integra controllore e display in un corpo unico grazie a cui è possibile avere un riscontro della misura subito dopo averlo alimentato.
Le dimensioni del case sono così ridotte da semplificare l’alloggiamento in molte situazioni.
HG-C offre grande versatilità: misura dimensionale assoluta o differenziale, oppure ricostruzione profili su gomma, legno e metallo con ripetibilità inferiore ai 70 μm.
HG-C si è fatto largo anche tra le applicazioni ON/OFF grazie a ripetibilità di 1/100 mm e spot inferiore a 1 mm, che permettono di individuare oggetti molto piccoli e/o individuare variazioni di posizione sub-millimetriche.
Disponendo di funzioni come input esterno di apprendimento, comparatore a finestra a più soglie e timer, HG-C può risolvere applicazioni estreme, come nella lavorazione metalli, in cui i cui riflessi superficiali rendono instabile la rilevazione.