La piegatura per come funziona, è soggetta ad una serie di errori per così dire… fisiologici.
Le sviste sono spesso distrazioni o eccessi di fiducia, fatto sta che a volte sono piena responsabilità di chi piega, molte altre sono le dirette conseguenze di sottovalutazioni altrui! Qualche esempio? Disegni poco chiari, specifiche mancanti, asimmetrie ingannevoli…
Come salvarsi? Come evitare di dover ripetere i pezzi con tutto il disagio che ne consegue?
I consigli per la perfetta piegatura di Emiliano Corrieri
Grazie alla fortuna di aver vissuto gran parte della mia esperienza lavorativa in produzione, ho, per così dire, “affinato” una metodica che consiglio sempre anche a chi partecipa ai corsi di Accademia della Piegatura presso la nostra sede o presso i clienti. È una metodica che prevede per forza di cose un minimo di formazione o, se non altro, una propensione al miglioramento e all’impegno. Senza queste condizioni, è estremamente difficile ottenere risultati. Da qui l’importanza di saper scegliere collaboratori adatti ad una mansione tutt’altro che banale come la piegatura.
La check-list del perfetto piegatore
Grazie ad una check-list molto semplice e che una volta acquisita risulta di rapidissima applicazione, si vanno a sciogliere preventivamente tutti i potenziali “centri di errore” isolandoli e compiendo verifiche metodiche e incrociate.
Ecco i suoi 5 punti essenziali rivolti direttamente al piegatore:
- Leggere i disegni in tutte le loro parti, anche quelle che non sembrano importanti per il tuo lavoro.
- Verifica attentamente se tutto ciò che c’è nel disegno corrisponde al pezzo reale, per lo meno le cose più evidenti.
- Controlla il materiale, lo spessore e la finitura.
- Controlla la simmetria.
- Datti un metodo di controllo.
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