Gli scorsi 20 e 21 ottobre l’azienda bresciana ha organizzato una “due giorni” per mostrare, presso la sede di Adro, il meglio della propria tecnologia. Numerosi i visitatori che hanno potuto vedere e apprezzare da vicino presse piegatrici e impianti di taglio laser. Per la redazione è stata anche occasione propizia per incontrare il titolare Paolo Robazza, e fare il punto sul mercato e sui progetti futuri dell’azienda.
Tecnologie per la lavorazione della lamiera in continua evoluzione
Punto di riferimento nella produzione di macchine per la lavorazione della lamiera, Warcom vanta un installato che supera a livello mondiale le 3.000 unità. Risultato consolidato e raggiunto grazie a know-how e competenze maturate in quasi 50 anni di storia, che hanno permesso all’azienda di adeguare nel tempo il proprio asset alle nuove dinamiche di mercato.
«Un’evoluzione tangibile – spiega Paolo Robazza – anche nei nuovi progetti in atto. Tra questi anche l’ampliamento della nostra unità produttiva, cui si aggiungeranno nel 2018 più di 1.000 metri quadrati di superficie».
Integrazione che porterà a un’area complessiva di 6.000 mq coperti, dove troveranno sede anche una nuova cabina di verniciatura, nuovi reparti di carpenteria e di saldatura, una nuova zona collaudi, oltre a nuovi uffici.
«Una sfida ambiziosa – prosegue Robazza – che coinvolgerà anche un adeguamento di organico, con nuovi inserimenti di personale, a supporto soprattutto del mondo laser, dal quale stiamo traendo grosse soddisfazioni e consensi di mercato».
A questo proposito, in bella mostra durante questi “open days”, oltre alle presse piegatrici serie Evoluta e alle presse elettriche serie Logica, sono infatti gli impianti W Power Fiber Laser ad aver attratto l’interesse dei visitatori. Con un concetto di macchina radicalmente rivoluzionaria, Warcom si è infatti proposta di ridefinire il taglio laser in fibra, ampliando così la gamma di applicazioni della propria tecnologia di taglio.
«Stiamo parlando – precisa Robazza – di macchine versatili capaci di tagliare lamiere sottili a velocità estremamente elevate, come di fornire prestazioni di taglio eccellenti anche su lamiere spesse, fino a 30 mm di acciaio inossidabile. Tutto questo con costi operativi contenuti e ridotte esigenze di manutenzione, grazie al cuore tecnologico rappresentato dal generatore e dalla testa, pacchetto fornito dal nostro partner svizzero Precitec (Tecnologica TruDisk).
Obiettivo crescita, in Italia e all’estero
Per Warcom è senza dubbio il segmento macchine laser quello ad aver mostrato nei tempi recenti grande effervescenza in termini di quote di mercato.
«La tecnologia e le prestazioni che siamo riusciti a mettere a punto – conferma lo stesso Robazza – ci hanno permesso un incremento di vendite che non si registrava da molti anni. Senza dimenticare il piano nazionale Industria 4.0 e le altre agevolazioni come la Nuova Sabatini o il credito d’imposta per gli investimenti al sud, anch’essi decisivi con il contribuito fiscale».
Un mix di ingredienti che porta l’azienda a chiudere in crescita l’anno in corso, con prospettive più che positive anche per il 2018.
«Il 2017 – puntualizza Robazza – dovrebbe terminare con un piccolo calo delle vendite di impianti di taglio al plasma. Calo tuttavia ampiamente compensato da numeri molto interessanti che riguardano tanto il taglio laser a fibra, quanto quello delle presse piegatrici. Segmento, quest’ultimo, che storicamente ha sempre restituito riscontri molto positivi».
Differenze e prospettive tra mercato interno ed estero
«Con un installato italiano che consta di oltre 2.500 macchine – spiega Robazza – e complice una buona ripresa interna, la percentuale export non supera oggi il 30% del nostro fatturato, in lieve calo. Ma anche in questo abbiamo pianificato investimenti mirati, con l’inserimento di una nuova figura di riferimento che si sta occupando di un progetto commerciale di più ampio respiro, che ci porterà a partecipare alle principali manifestazioni di settore internazionali. Con l’obiettivo di incrementare in modo consistente la quota export».
Grandi dimensioni, grandi potenze, “4.0-ready”
Un 2018 che per l’azienda si prospetta dunque impegnativo e, al tempo stesso, stimolante, altrettanto sfidante e con buone prospettive di vendita
«La nostra vision è sicuramente positiva – aggiunge Robazza – e il fatto di poter contare su una solidità finanziaria ci rende consapevoli di poter affrontare al meglio il mercato. Le attuali agevolazioni fiscali non devono trarre in inganno perché, se non più rinnovate anche nei prossimi anni, potrebbero riservare tangibili rallentamenti di crescita. Dal canto nostro strategie, investimenti e piani di sviluppo sono perfettamente allineati ai futuri nuovi scenari, inclusa una possibile contrazione dei mercati».
Numerose le commesse che per Warcom si andranno a concretizzare tra la fine del 2017 e la primavera 2018, a conferma delle grandi capacità di engineering e di sviluppo interno di macchine standard e fuori standard, in soddisfacimento delle più diverse esigenze.
«In ambito presse piegatrici – prosegue Robazza – stiamo realizzando impianti di grandi dimensioni e generose potenze, fino a 1.400 ton, segmento che ci vede da sempre protagonisti. Per ciò che concerne il segmento laser, vorrei segnalare alcune consegne significative presso alcune aziende italiane. Tra queste ci sono per esempio due impianti di taglio laser a fibra con piano di lavoro da 9.000 mm, potenza da 6 kW, in abbinamento a un tandem da 500 t, destinate a un nostro cliente del centro Italia. Un altro impianto laser a fibra sempre da 9.000 mm e 6 kW in fase di ultimazione sarà presto installato nel bresciano, mentre altri 2 impianti laser da 4.000 mm, in combinata con due torri a magazzino, sono previsti in consegna in Emilia Romagna nella prima parte del 2018».
Impianti realmente acquisiti in ottica Industria 4.0?
«Purtroppo – conclude Robazza – non sono molte le aziende che oggi investono in chiave “4.0”, dal punto di vista produttivo. Tanti ne parlano, ma l’argomento molto spesso sfocia e si limita al mero acquisto, all’ottenimento del beneficio fiscale, all’integrazione software e alla firma peritale. In realtà “fare Industria 4.0” significa maggiore lungimiranza, un’organizzazione o riorganizzazione strutturata, orientata all’ottenimento di reali benefici operativi, di efficienza produttiva, di competitività a tutto tondo. Dal canto nostro annoveriamo partner ci supportano per poter fornire ai nostri clienti soluzioni adeguate e in linea coi requisiti richiesti, sia per la parte di software e di controllo, sia per la parte di CAD/CAM e gestionale».