Manifatturiero, crescita al ritmo di “robot”

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Sono i robot i veri protagonisti della “ripresa 4.0”. E non poteva essere altrimenti, vista la crescente digitalizzazione che sta investendo trasversalmente un po’ tutti i settori del mercato. Secondo recenti stime de Il Sole 24 Ore, ottenute rielaborando dati e indicazioni fornite dalle principali associazioni di settore, la crescita negli ordini di macchine e dispositivi intelligenti si sta facendo sempre più decisa.

 

Effetto ammortamenti?

Saranno gli effetti del “super”, oggi “iperammortamento”, sarà la spinta all’innovazione come volano di competitività che – finalmente – sta attraversando l’industria italiana (non solo i big players, ma anche sempre più numerose Pmi), fatto sta che la domanda interna di “robot” e macchine intelligenti è aumentata del 13% nei primi tre mesi di quest’anno, con prospettive di crescita che si aggirano attorno ai 3 miliardi di euro.

 

Ottima performance delle macchine utensili

Non poco, se si considera anche la performance, ancora più convincente, delle macchine utensili, in crescita del 22% rispetto all’anno precedente (stime Ucimu riprese dal quotidiano di Confindustria). Sono molti i costruttori che percepiscono l’accelerazione del mercato e il deciso balzo in avanti della domanda interna (si parla, in qualche caso, di incrementi fino al 300% sul fronte interno). Anche l’export delle macchine, d’altra parte, continua a passarsela non male: nel 2016 la produzione è balzata a 2.3 miliardi di euro, con le esportazioni a quota 1.3 miliardi. Numeri che proiettano il nostro paese al terzo posto quanto a produzione realizzata.

 

Manifatturiero settore trainante

Che il manifatturiero sia uno dei principali elementi di traino del Pil lo attesta anche il 91esimo “Rapporto Analisi dei Settori Industriali” di Intesa Sanpaolo-Prometeia, pubblicato lo scorso maggio. I ricavi dell’industria (a prezzi costanti) crescono dell’1,6%, e il manifatturiero “spinge” con un +1,5% sul fatturato dovuto in larga parte proprio agli incentivi legati all’”iperammortamento“.

 

In autunno, secondo atto del Piano 4.0

A questo proposito sono da seguire con interesse le prossime mosse del Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha recentemente annunciato di puntare all’estensione dell’”iperammortamento” prorogandolo anche a tutto il 2018. Ma questa è solo una fetta della “fase 2” del Piano Industria 4.0, che entrerà nel vivo, a quanto sembra di capire, già il prossimo autunno con nuove liberalizzazioni che mirano a far crescere quel quinto di realtà italiane che scommettono sull’innovazione e a far emergere quel terzo di compagnie che lottano per consolidare le proprie posizioni sul mercato.

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