
Passiamo a un altro produttore italiano di stampanti, la Smart3D.net, fondata da Andrea Gié e Andrea Dotta. I cinque modelli che compongono l’offerta dell’azienda di Valenza sfruttano la tecnologia DLP. acronimo di Digital Light Processing, si basa sull’impiego di resine che si induriscono alla luce di un proiettore strato dopo strato.
«Siamo prevalentemente focalizzati nel mondo orafo e oggettistica di piccole dimensioni e fino all’anno scorso abbiamo avuto contatti quasi esclusivamente con questo settore» racconta Andrea Gié.

«Ultimamente, grazie all’entrata nel mercato della Tucano RP con un area relativamente grande, abbiamo avuto richieste di pezzi ad uso industriale il cui costo di realizzazione con i metodi tradizionali è molto alto. Con stupore abbiamo avuto in risposta che il prodotto non solo era adatto alle prove funzionali, ma anche che il materiale presenta delle caratteristiche di resistenza agli agenti chimici superiori ai pezzi realizzati con le tecnologie precedenti. Questo chiarisce quanto poco sappiamo ancora delle potenzialità di utilizzo sia dei processi sia dei materiali che stiamo testando e che per fortuna qualcuno anche per curiosità si interessa a provare».
I punti di forza delle stampanti dell’azienda di Valenza, secondo il costruttore sono l’economicità sia dal punto di vista del costo di acquisto sia di quello di gestione, la velocità di esecuzione (poche ore), la finitura superficiale liscia e la precisione del dettaglio.